Città di Castello, luci e ombre del Festival delle Nazioni nell’interrogazione di Lignani Marchesani

CITTA’ DI CASTELLO – C’è anche un primo bilancio sull’edizione appena conclusa, all’interno dell’ interrogazione che il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani ha presentato al consiglio comunale di Città di Castello. In particolare le domande finali sono precedute da alcune valutazioni dell’esponente politico sulla “contrazione fondi pubblici negli ultimi anni, pari ad un mancato introito da 100mila euro”, la difficoltà di reperire sponsor “privati, alcuni dei quali, anche di peso, si sono ritirati o hanno di gran lunga ridimensionato il proprio apporto”; “la difficoltà a decollare del Festival, nonostante un programma più che dignitoso per le risorse disponibili, nel tessuto cittadino come dimostra la scarsa partecipazione all’evento tardivamente gratuito in Piazza Gabriotti, che al di fuori dei confini tifernati o altotiberini ha monopolizzato l’attenzione dei media e degli organi di informazione”. Per Lignani Marchesani esistono altri aspetti critici tra cui “la contemporaneità del Festival di Todi con il Festival delle Nazioni in una dimensione come quella umbra certamente non ha favorito l’attrazione esterna della manifestazione tifernate”. In questo quadro, dal momento che “anche in questa manifestazione campeggiava come unico main sponsor” Sogepu, Lignani si chiede se “la presenza quasi ossessiva della partecipata con risorse cospicue non faccia emergere più una situazione da stato di necessità che un normale operato di una spa nel contesto sociale e culturale in cui opera” e quindi vuole informazioni “sull’ammontare diretto e indiretto di contributi da parte di Sogepu e dei soggetti privati”. Inoltre Lignani interroga la Giunta sull’opportunità “di attivarsi presso il competente Assessorato regionale, al fine di evitare la contemporaneità tra gli eventi culturali di Città di Castello e Todi e con il CdA del Festival affinché gli sponsor privati ricevano attenzione e visibilità esclusivamente in maniera direttamente proporzionale al contributo erogato”.

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