Covid Umbria, epidemiologi: Rt stimato a 0,81. Continua la discesa, la situazione nei singoli territori

L’Umbria ha un Rt per il Covid a 0,81, secondo la media mobile, mentre a livello nazionale è a 0,96. Lo hanno detto gli epidemiologi della Regione nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento sull’andamento della pandemia. ” Questo fa ben sperare almeno per ridurre l’incidenza per 100 mila abitanti”, ha detto il dottor Marco Cristofori. Gli epidemiologi hanno rilevato che ” continua la discesa della curva epidemica, in contro tendenza con l’andamento nazionale “. Avendo anticipato le misure di restrizioni nel momento in cui  avevamo una risalita dei casi, ha spiegato sempre Cristofori,  ” abbiamo invertito la tendenza e il picco continua a scendere. E non era scontato perché abbiamo nella seconda ondata una prevalenza altissima di varianti. L’ultima valutazione dell’Istituto Superiore di sanità dà in Umbria il 51% di prevalenza di quella inglese e del 36% di quella brasiliana”. C’è da registrare anche un ulteriore elemento positivo:  anche la provincia di Terni , dopo l’impennata recente, ha iniziato la discesa. Al 26 marzo l’incidenza dell’Umbria ( ogni 100 mila abitanti) è del 137,68 con la provincia di Perugia a 128,65 e quella di Terni a 163,79. Questa è la situazione nei singoli comprensori: Valnerina 251,34 ; Spoleto 201,39 ; Alto Tevere 193,86 ; Foligno 184, 60 ; Terni 183,52 ; Assisi-Bastia 156,90 ; Narni-Amelia 154,15 ; Alto Chiascio 125,04 ; Orvietano 121,22 ;Trasimeno 94,79 ;Perugino 68,04 ; Media Valle del Tevere 61, o6.

Ricoveri e decessi – ” La curva dei ricoveri – ha detto Carla Bietta  del nucleo epidemiologico umbri – ha una tendenza alla diminuzione, sia per gli ordinari che le terapie intensive. La discesa è lenta e riguarda anche la curva dei decessi. Possiamo dire che l’epidemia in Umbria sta evolvendo verso una fase più tranquillizzante”.

Scuole – ” E’ inutile adesso a pochi giorni dalla Pasqua, intervenire con una nuova ordinanza mirata per le scuole superiori. Forse si può pensare di agire sulle scuole elementari. La ripartenza delle scuole dal 6 aprile è, invece, una possibilità concreta”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto.