Città di Castello, polemica sulla Cestini. Lignani (Fdi): “Si dimetta dalla segreteria del Pd”. I dem: “Mossa già annunciata”

CITTA’ DI CASTELLO – E’ polemica intorno alla neoassessore Rossella Cestini, finora anche segretaria del Partito democratico per la sua nomina nell’esecutivo di Luciano Bacchetta. A sparare è stato il consigliere Andrea Lignani Marchesani: “se si vuole veramente  garantire indipendenza dai partiti la Cestini deve dimettersi da segretario Pd”. “Il sindaco Bacchetta ha testualmente affermato in Consiglio di voler revocare l’incarico a quegli assessori che operassero con logiche partitocratiche invece che finalizzate al bene comune. Sicuramente una frase da apprezzare ma che purtroppo trova poco riscontro nella genesi di una Giunta che ha al suo interno scelte non condivisibili, logiche spartitorie e rese dei conti interne ai partiti. Dal punto di vista qualitativo, fermo restando che non si tratta di un giudizio sulle persone – spiega l’esponente di Fdi – non si può non rimarcare come la delega a polizia urbana e alla sicurezza sia andata ad un’esponente della sinistra radicale. Un’area non certo vocata a gestire alcune tematiche e soprattutto inadatta in una contingenza sociale difficile in cui il corpo dei vigili urbani dovrà necessariamente integrarsi con le altre forze di polizia in un’ottica anche repressiva. Salta poi agli occhi che la nomina del segretario politico del partito di maggioranza relativa altro non è che un commissariamento degli assessori Pd in giunta anche alla luce della pesantissima delega, l’urbanistica, assegnata alla Cestini. E’ poi di tutta evidenza l’alleggerimento di deleghe cui sono stati sottoposti gli assessori Bettarelli e Secondi che hanno perso rispettivamente urbanistica e ambiente senza ricevere in cambio deleghe altrettanto consistenti”.

“Le dimissioni del segretario comunale del Pd sono state già annunciate nella conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta e non perché le chieda il Capogruppo di Fratelli di Italia o un componente dell’Unione Comunale, ma perché in un Partito che si ritiene democratico è eticamente inaccettabile pensare di poter svolgere contemporaneamente questi due importanti ruoli”, spiega la segreteria del Pd tifernate.  “In questi giorni, – aggiungono dalla sede Pd – si sta già avviando il percorso che porterà alla riorganizzazione del partito secondo i criteri e le regole previste e che verrà definito nella prossima Unione Comunale. In merito alle deleghe assegnate, – conclude la nota, sempre in riferimento alle parole del capogruppo di Fratelli d’Italia – se qualcuno ritiene che Bilancio e Lavori Pubblici siano di minore importanza, allora ci spieghi quali sono quelle fondamentali per amministrare la città”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.