Città di Castello, politiche per la salute: mozione di Zucchini
CITTA’ DI CASTELLO – Approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Città di Castello una mozione per “Favorire lo sviluppo di un aggiornato modello di politica locale per la salute, attraverso azioni di sistema, affrontando anche il dato epidemiologico tumorale e contrastandolo attraverso comportamenti, stili di vita ed ambiente salubri”. E’ quanto ha proposto dal capogruppo del Gruppo Misto Gaetano Zucchini nella mozione presentata al Consiglio comunale di Città di Castello lunedì 24 giugno 2019 chiedendo al sindaco Luciano Bacchetta di “farsi promotore nel convocare un gruppo di lavoro di esperti, anche in commissione comunale specifica, comprendente i vari portatori di interesse nel controllo sanitario (epidemiologia, prevenzione e cura) e ambientale (monitoraggio e contrasto dell’inquinamento della matrice ambientale), i responsabili istituzionali (parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri comunali locali), le associazioni di volontariato specifiche, onde valutare, con uno sforzo congiunto e multidisciplinare, lo stato dell’arte attuale e proporre, eventualmente, nuovi piani di azione che vadano a supportare ed implementare l’esistente”. In questo contesto, per il consigliere è indispensabile iniziare a “sostenere, fin dalle fasce di età più giovani, le campagne anti-fumo ed anti-alcol, di screening, di prevenzione e degli stili di vita giovevoli alla salute”. “Pur considerando che la regione Umbria risulta avere una media per morti per tumore con tassi inferiori rispetto alle altre regioni italiane (7,3 morti ogni 10.000 abitanti per le donne e 8,6 per gli uomini, contro una media nazionale posta tra 7,9 e 10,0 rispettivamente) – ha rilevato Zucchini – gli indicatori epidemiologici del Registro Tumori Umbria (RTUP) evidenziano, sempre per la nostra regione, una media di circa 7.000 casi-anno di tumore e che il comune di Città di Castello ha il più alto tasso standardizzato di incidenza per gli uomini ed il secondo per le donne, a confronto con i principali comuni umbri”. Nel puntualizzare che “il lavoro di analisi, prevenzione e cura effettuato dalla Unità Sanitaria Locale appare di ottimo livello e che tali dati vengono integrati dal controllo ambientale esercitato dall’ARPA”, il capogruppo del Gruppo Misto ricorda che “la situazione specifica è stata responsabilmente analizzata nel 2018 dalla commissione Sanità e Servizi Sociali delle Regione Umbria, ove veniva auspicata la realizzazione di un unico Centro Regionale Interaziendale di Epidemiologia e che, specificamente per l’Altotevere, si ipotizzava un progetto mirato e la possibilità di uno screening specifico per la neoplasia dello stomaco, data l’elevata incidenza locale di tale patologia”. Zucchini ha ricordato l’incontro in merito che nel frattempo si è svolto nella Sala conferenze della Biblioteca Carducci promosso dall’AACC, ricordando “l’incontro di Castello Cambia sullo stesso tema, che ha voluto fare una questione politica laddove era nato uno spirito di collaborazione e il resoconto con una serie di richieste che sarebbe dovute essere esaminate in seno alla Commissione”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto di trovare la mozione “molto condivisibile. La lotta alle neoplasie, la prevenzione e la consapevolezza deve essere patrimonio di tutti fin dall’incontro promosso alla Biblioteca. Anche per l’AACC è un salto di qualità non cedendo niente all’allarmismo sterile ma lavorando sull’informazione e sui sani stili di vita”. Tiziana Croci, consigliere del PSI, ha detto che “le criticità tumorali non si fermano e sono riconducibili ad un contatto continuo con inquinamento ambientale. Ci sono parametri e condizioni che dobbiamo considerare subito senza aspettare che qualcuno risolva per noi. Dobbiamo fare prevenzione: screening molto utile ma anche centraline per il controllo dell’aria. La salute non ha prezzo. Anche l’Alzheimer e le malformazioni congenite sono in aumento. Insediano una commissione permanente per l’Ambiente”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto che “la nostra iniziativa nasce dopo le mancate risposte della Commissione, sono ritardi voluti? Zucchini, il problema della salute non è di oggi. Voi la scoprite oggi: negli ultimi anni si è abbandonato questo campo. Dobbiamo partire dalle matrici ambientali: abbiamo il regolamento per i fitofarmaci ma chi è controlla? Le falde acquifere sono inquinate. Non è un solo elemento, ci sono concause”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha parlato di “silenzio su cause e concause. Dietro a questa disinformazioni ci sono interessi enormi. Introduciamo il principio di precauzione come per il glifosato. Dobbiamo informare sui rischi e prendo l’impegno di affrontare il tema in commissione”. Francesca Mencagli, consigliere del PD, ha detto che “è necessario parlare di benessere non di malattie. Informare e far crescere la consapevolezza su quello che mangiamo, dato che l’alimentazione è fondamentale, e sull’ambiente”. Anche per Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, “L’alimentazione è importante, mangiamo cose trattate chimicamente. Quando verrà fatto il simposio parliamo anche di questo, perché i giovani vanno protetti dandole le informazioni giuste per evitare cibi o prodotti chimici potenzialmente pericolosi per la salute”. Benedetta Calagreti, consigliere del Psi, si è detta favorevole alla mozione: “Anche in vista della Casa della Salute, penso a percorsi specifici sui punti critici della salute pubblica e a un’assunzione di responsabilità in cui siamo coinvolti anche gli imprenditori”. Per Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Bene i gruppi di lavoro ed i convegni ma tutti sapevano che in alcuni casi prendevamo benessere contro salute. Anche la prevenzione ha un costo. Sanzioniamo chi non fa gli screening e chi non si presenta alle visite prenotate. La salute è un diritto e un dovere. Poi ci sono lobbies e pressioni su tutto quanto ruota intorno al business del farmaco”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme: “Vero che i soggetti internazionali hanno un peso nella salute pubblica. E’ una questione che va oltre i fitofarmaci, anche se le norme dovrebbero essere osservate, altrimenti anche la migliore idea uscita dal convegno non serve”. Nella replica Zucchini ha detto che “siamo il secondo migliore paese al mondo per la sanità universale ma è sul piano locale che vengono sperimentati i progetti”. Nella dichiarazione di voto, Bucci ha annunciato che Castello Cambia avrebbe partecipato all’incontro promossa da Zucchini.