Coop, la protesta del M5S: “La Marini è incompatibile”

PERUGIA – Polemica in consiglio regionale sulla questione delle Coop. Protagonisti i consiglieri del Movimento cinque stelle  che, in fase di replica all’interrogazione di Liberati, hanno esposto dei cartelli sull’incompatibilità della presidente Catiuscia Marini.

L’interrogazione chiedeva alla giunta di stroncare il fenomeno del nuovo caporalato “che c’è in alcune grosse cooperative della nostra Regione, dove ci sono lavoratori sottopagati con retribuzioni da fame. Serve restituire legalità all’economia umbra, salvaguardando le imprese regolari dalle scorrettezze di quelle cooperative che, oltre a insultare la dignità dei lavoratori, truffano lo Stato e l’Inps”. Per Liberati  “le cooperative hanno venduto l’anima al mercato, perdendo la loro natura non speculativa. Alcune grandi cooperative sono il giardino di casa del Pd. Si è creato un sistema clientelare molto pesante. Ci sono migliaia di persone sottopagate, nei più diversi settori economici cooperativistici. Come alla Eskigel, sulla quale non una parola è stata detta dalla sinistra, dove l’imbarazzo è palpabile. Su tutte le coop devono intervenire gli Ispettorati del Lavoro e la Guardia di Finanza dell’Umbria, svegliandosi dal torpore e intervenendo a favore di coloro che meritano di essere pagati con un salario che assicuri un’esistenza libera e dignitosa”.

Nella risposta l’assessore Fabio Paparelli ha detto che “il contrasto del caporalato è materia è riservata alla Direzione territoriale del lavoro, organo periferico del Ministero del Lavoro, preposto all’attività di vigilanza sull’applicazione di tutte le leggi in materia di lavoro e previdenza sociale in tutti i settori lavoratori. La Regione Umbria lavora per promuovere e incentivare il diritto al lavoro e alla sua qualità, combattendo la disoccupazione e i a fenomeni di precariato che limitano l’uguaglianza tra i cittadini. Ovviamente tenendo conto degli strumenti che la Regione ha a disposizione. Con numerose leggi la Regione ha prestato attenzione al tema dell’occupazione, promuovendo tutte le iniziative utili al suo perseguimento in totale collaborazione con la Direzione territoriale del lavoro competente in materia giuslavoristica. La questione orario e salario è competenza delle parti sociali, con l’accertamento di violazioni delle norme in capo agli organi periferici Ministero del lavoro. Se il Consigliere Liberati volesse farci pervenire situazioni puntuali che descrivono la violazione delle norme e che afferiscono in qualche modo ai contratti collettivi di lavoro li segnaleremo puntualmente alla Direzione provinciale del lavoro. I presunti conflitti d’interessi sono totalmente infondati e questa polemica strumentale deve finire”.

In chiusura l’accusa e la protesta contro la Marini.

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