Decreto terremoto, iniziato alla Camera l’iter di approvazione

NORCIA – Avviata in commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera le audizioni nell’ambito dell’esame del decreto Terremoto, varato dal Governo. “Ieri abbiamo ascoltato i rappresentanti delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, dell’Anci e dell’Upi, tra cui il presidente D’Alfonso, gli Assessori Refrigeri, Sciapichetti e Bartolini e i Sindaci Castelli, Petrucci e Alemanno. La Commissione nel suo insieme si impegna per rendere il provvedimento il più efficace possibile nel sostegno delle comunità colpite dal sisma, anche accogliendo richieste e proposte avanzate dagli Enti Locali”.

Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sulle audizione delle Regioni dell’Anci e dell’Upi nell’ambito dell’esame del decreto terremoto.
“Si stanno infatti raccogliendo le indicazioni delle istituzioni e lunedì prossimo saranno sentiti anche il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Curcio, il Commissario straordinario del governo per la ricostruzione Errani e rappresentanti di Confindustria, sindacati e associazioni del mondo dell’agricoltura.

Il decreto contiene misure importanti sia per affrontare l’emergenza che la ricostruzione. Vi sono interventi rilevanti anche per favorire la ripresa delle attività produttive in quanto è fondamentale preservare la coesione delle comunità e rilanciare l’economia del territorio per il futuro delle collettività. Vista l’enorme ferita inferta al patrimonio storico culturale, patrimonio che è parte dell’identità dell’Italia ed ha un ruolo portante per l’economia di quelle zone, ho riproposto di inserire nel decreto anche una misura per destinare l’8×1000 dello Stato per almeno 10 anni al recupero e al restauro dei tanti beni culturali colpiti dal sisma. Si tratterebbe di circa 150/200 milioni annui che garantirebbero un flusso di finanziamenti certo e costante nel tempo. Una misura sulla quale si è dichiarato favorevole anche il ministro Franceschini”, conclude.

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