Discesa nel pozzo situato in via Persa a Perugia

 

PERUGIA – Provare il brivido di esplorare il pozzo situato all’inizio di via Persa a Perugia, rinvenuto solo il 9 giugno 2009 a seguito dei lavori di ripavimentazione di Corso Garibaldi, eseguiti dagli operai del cantiere comunale. L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Perugia, è in programma sabato 11 maggio ed è a cura dei subacquei HSA (Handicapped Scuba Association), associazione che afferisce all’Asd Hydra Sub e che prevede l’avviamento di soggetti con disabilità all’attività subacquea.

Questa prospezione del pozzo, situato nel rione di Porta Sant’Angelo, prenderà il via dopo l’allestimento della struttura metallica necessaria alla discesa, prevista per le ore 12, a cui prenderà parte anche Luigi Costanzo, presidente dell’HSA. I sub effettueranno le operazioni di rilievo della struttura e la ispezioneranno per indagare il sistema di purificazione delle acque con verifica di eventuali reperti presenti sul fondo. Per finire alle ore 19 è previsto lo smobilizzo delle attrezzature di superficie utilizzate per la prospezione e trasferimento alla sala della “Domus Pauperum”, dove saranno proiettate la immagini del pozzo con i relativi cunicoli. In tale occasione gli operatori racconteranno la loro esperienza alla cittadinanza.

L’associazione Asd Hydra Sub ed il Gruppo Speleologico del CAI svolgono da vari anni un’attività di ricerca relativa ai pozzi ed alle cisterne ubicate nel centro storico della nostra città. Tale iniziativa, alla quale l’amministrazione comunale ha aderito fin dal 1979, ha lo scopo di censire e studiare alcune strutture promuovendo, al contempo, il recupero, la conoscenza e la conservazione di questo importante patrimonio.

Cenni storici

Il 9 giugno 2009, a seguito dei lavori di ripavimentazione di Corso Garibaldi, gli operai del cantiere Comunale, all’inizio di via Persa, rinvennero un pozzo. Da indagini effettuate in loco, la signora Maria Bellezza, che abita proprio in via Persa, raccontò che suo padre, negli anni ‘40, attingeva acqua dal pozzo attraverso un chiusino, per portarla alle vicine fonti dove veniva utilizzata dalle lavandaie per lavare gli indumenti dei soldati che si erano stabiliti presso il convento di Sant’Agostino. A quel tempo la vera era pertanto già stata rimossa.

Si tratta perciò di un pozzo pubblico realizzato, con ogni probabilità, contestualmente alla costruzione dell’ultima cerchia muraria tra il 1300 e il 1400.

Nel mese di novembre del 2009 furono prelevati dei campioni d’acqua per sottoporli all’analisi chimica e batteriologica al fine di determinarne il grado di purezza; ciò avrebbe poi consentito di eseguire una prima ispezione subacquea. Contestualmente furono rilevati il livello piezometrico – risultato di 12.70 metri dal piano stradale – e la profondità totale che è risultata essere di m 16.30.

Nel marzo del 2010, invece, venne fatta la prima prospezione aerea e subacquea della struttura. In tale circostanza si poté appurare che alla base del pozzo esisteva un accumulo di materiali conglomeratici distaccatisi dalle pareti e che occultavano uno strato  di possibile interesse archeologico. Il pozzo da circa –11 metri dal piano di calpestio risulta rivestito per tutta la circonferenza anche nella parte subacquea. A -70 centimetri dal livello idrico il rivestimento è stato realizzato con pietra di dimensioni maggiori rispetto al primo tratto, costruito con materiale di recupero, ed è caratterizzato da un rivestimento che si presenta di colore nero. Sul lato nord est, a quota – 11, è stata rilevata la presenza di un cunicolo che dopo pochi metri si divide in due bracci rispettivamente di 15 e 25 metri. Anche questi ultimi saranno studiati e rilevati con moderni strumenti laser dagli specialisti del gruppo speleologico del CAI di Perugia.