Enel, chiude la centrale di Bastardo: incertezza per i lavoratori

BASTARDO – Chiude la centrale Enel di Bastardo e per i 60 lavoratori si apre una fase di massima incertezza. Dubbi per i dipendenti dunque ma non per il sito, 13 ettari, che potrebbero essere riconvertiti in vari modi da un polo digitale ad un out let delle firme, per passare ad un parco divertimenti per giochi estremi. Proprio la centrale di Bastardo è insieme ai centrali di Pietrafitta, è inserita nel progetto “Futur-E” di Enel, che interessa 22 impianti in tutta Italia.

Proprio la centrale di Bastardo è anche al centro dell’accordo firmato a Palazzo Donini tra la presidente della Regione Catiuscia Marini e Massimo Bruno, responsabile affari istituzionali Italia di Enel, alla presenza del vicepresidente Fabio Paparelli e dei sindaci interessati di Gualdo Cattaneo, Giano, Piegaro e Panicale. Si tratta di un’intesa in vista di un accordo di programma. Incertezze in quei territori però sull’occupazione. Lo ha detto il sindaco di Giano Marcello Bioli che, anche a nome del collega di Gualdo Cattaneo, ha invitato a vigiliare sul futuro di quei siti. Rassicurazioni sono arrivate da Enel: “I 64 addetti di Bastardo saranno tutti ricollocati all’interno del gruppo Enel”.

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