Ex Fcu, Liberati (M5S): “Ai macchinisti viene chiesto di studiare per la patente dei pullman”

PERUGIA – “Nessuno può davvero credere all’ennesima favoletta secondo cui la ex Ferrovia centrale umbra riaprirà tra appena un anno. Anche perché a raccontarla sono gli stessi che, solo qualche settimana fa, descrivevano con enfasi le magnifiche sorti e progressive per gli imminenti lavori della ferrovia Sansepolcro-Perugia-Terni, salvo poi intimarvi improvvisamente la totale interdizione al transito, innestando la retromarcia in pieno agosto, a campagna abbonamenti in corso, gettando nel caos il personale dipendente, così come i fruitori del servizio, giovani e meno giovani”. Lo dichiara il
consigliere regionale Andrea Liberati (M5S), sottolineando che “domani mattina riprendono le sedute dell’Assemblea legislativa a Palazzo Cesaroni e domani sera chiude la ex Fcu: una tempistica che è metafora tristemente perfetta dei danni che molti sonnacchiosi consiglieri regionali hanno prodotto in questi anni con la loro palese ignavia”.

Liberati evidenzia che “come spesso accade in Italia, nel dramma generale si registrano pure momenti leggeri, perfino comici: ad esempio, il fatto che, tramite ordine di servizio, Busitalia, complice la Regione, chieda a macchinisti e capitreno di studiare per ottenere la patente dei pullman. Per prendere il treno in Umbria occorre la patente D? E’ come se ai tassisti si imponesse di saper condurre i treni pur di continuare a guidare il taxi o se ai tramvieri fosse ordinato di possedere pure la licenza taxi che non si sa
mai, in una confusione infinita anche del ruolo”.

Il consigliere di opposizione conclude rimarcando che “per anni una miriade di fumosi bus, i cosiddetti mezzi sostitutivi, affollerà le nostre strade e le nostre città, un po’ come accade quotidianamente in Sud America: un altro piccolo girone dantesco firmato ancora e sempre ‘Regione Umbria’, sulla pelle
dei cittadini umbri, della loro salute e pure dei loro soldi”.

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