Ex Merloni, il Mise pubblica l’avviso per gli incentivi

NOCERA UMBRA – Promuovere la realizzazione di iniziative imprenditoriali nel territorio dei comuni dell’area coinvolta dalla crisi dell’ex Gruppo Antonio Merloni, con l’obiettivo di rafforzare e riqualificare il tessuto produttivo locale e permettere la ricollocazione dei lavoratori della A. Merloni in amministrazione straordinaria. E’ l’obiettivo dell’Avviso della Legge 181 del 1989, pubblicato con la Circolare n. 26398 del 22 marzo 2016 dal ministero dello Sviluppo economico. L’area coinvolta dalla crisi Merloni, ricorda una nota del ministero, riguarda 73 Comuni: 56 nelle Marche e 17 in Umbria, e le risorse messe a disposizione dal Mise per la legge 181 ammontano a 26 milioni di euro, ripartite in misura eguale tra le due Regioni interessate.

Le domande potranno essere inviate dalle 12 del primo giugno alle 12 del 30 giugno, online sulla piattaforma di Invitalia. Vengono previsti contributi in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e un finanziamento agevolato, che può coprire fino al 50 per cento degli investimenti ammissibili ed è rimborsabile per 10 anni. “Si tratta di un risultato importante, atteso da tempo, che rimette in moto la speranza” – ha sottolineato con soddisfazione il vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli. “Grazie al lavoro costante e congiunto portato avanti dalle Regioni Umbria e Marche, d’intesa con Governo nazionale, si apre finalmente una nuova fase che dà concretezza agli impegni assunti e sblocca risorse importanti per la riqualificazione dell’area. Le risorse messe a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico ammontano a 26 milioni di euro, ripartite in egual misura tra le due regioni interessate e destinate ad un’area compresa nei 73 comuni coinvolti: 56 nelle Marche e 17 in Umbria” (Assisi, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Trevi, Valfabbrica e Valtopina). I programmi di investimento devono presentare spese ammissibili per almeno 1,5 milioni di euro. Complessivamente le agevolazioni possono arrivare a coprire fino al 75% delle spese. Per programmi di investimento produttivo proposti dalle grandi imprese, c’è anche la possibilità di ottenere le agevolazioni a titolo de minimis, con un finanziamento agevolato che copre fino al 55% degli investimenti ammissibili. Sono finanziabili i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, che comportino un aumento dei posti di lavoro e, prioritariamente, la ricollocazione dei lavoratori della Antonio Merloni in amministrazione straordinaria.

“Al fine di rendere ancor più efficace l’azione di rilancio del bacino occupazionale della Antonio Merloni e ad integrazione delle misure ministeriali – ha evidenziato Paparelli – saranno presto messe in capo anche delle specifiche iniziative regionali destinate alle piccole e medie imprese, così da dare un sostegno anche a quelle aziende che per dimensioni non possono ricorrere al finanziamento statale. Si tratta di tre misure di cui la prima è finalizzata al settore degli investimenti inferiori al 1,5 milioni di euro, la seconda al reimpiego del personale proveniente del bacino occupazione, attraverso un bonus pari a 10 mila euro finalizzato all’assunzione e la terza misura – ha concluso –, destinata alla filiera orientamento, formazione, tirocinio e incentivo all’assunzione, che sarà estesa a tutto il territorio regionale e attivata nei prossimi giorni”.

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