Fascia appenninica, il messaggio alle Istituzioni: “Preoccupati per il declino dell’area”
GUBBIO – Messaggio concorde da parte dei rappresentanti isitituzionali locali, regionali e parlamentari sul tema dell’incontro ‘PROBLEMATICHE DEL COMPRENSORIO E DELL’AREA INTERNA NORD-EST DELL’UMBRIA’, voluto a Gubbio dal sindaco Filippo Mario Stirati: occorre una cabina di regia forte per impremere un’accellerazione alle tante problematiche presenti in un territorio a forte svantaggio economico, infrastrutturale, occupazione. All’incontro, coordinato dal sindaco Stirati, capofila dei 10 Comuni dell’Area Interna Nord Est Umbria, sono intervenuti tra gli altri, oltre ai sindaci e rappresentanti dei Comuni stessi, il vice presidente della Giunta Regionale assessore Fabio Paparelli, il consigliere regionale Andrea Smacchi, il parlamentare Walter Verini e da tutti è arrivata la sollecitazione di un confronto urgente all’inizio di legislatura di Governo e Parlamento, su temi non più rinviabili. Stirati ha posto sul tappeto alcune questioni cruciali per la città di Gubbio e per l’intero territorio di area vasta, quali lavoro, occupazione, economia, anche alla luce di quanto emerso nel Consiglio Comunale aperto tenutosi a Gubbio il 4 maggio scorso, al quale era interventuta anche la presidente della Regione Marini, e da cui è scaturito il documento finale ‘ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA – OCCUPAZIONALE DEL NOSTRO TERRITORIO E DEFINIZIONE DI LINEE DI INTERVENTO’.
«Ci preoccupano fortemente – ha ribadito Stirati – le difficoltà dell’economia umbra e il declino della Fascia appenninica, segnate dalla perdita di 2.500 posti di lavoro negli ultimi 10 anni, anche se timidi segnali arrivano da modelli innovativi, da start up e dalla valorizzazione delle eccellenze produttive, dal biologico all’artigianato. Preoccupano soprattutto le prospettive occupazionali per i giovani e auspichiamo interventi urgenti per la nascita di imprese e per il lavoro. Le risorse destinate alle politiche di sviluppo delle Aree Interne, con la firma dell’Accordo di Programma, saranno un ottimo volano per la nascita di nuove opportunità, anche in funzione della crescita del turismo e delle imprese culturali e formative ». Il sindaco Stirati ha posto l’attenzione anche ad altri nodi cruciali con ampie implicazioni, quali la questione del tratto ‘bloccato’ di viabilità della SS 219, Mocaiana – Bivio di Pietralunga. e la sicurezza in generale dell’arteria; nonché lo stato dell’arte della procedura riguardante il riconoscimento Unesco come Bene Immateriale della ‘Festa dei Ceri’; affrontata, inoltre, la vicenda dei numerosi emigrati pensionati rientrati in Italia che si sono visti recapitare richieste esorbitanti di rimborso dall’Agenzia delle Entrate. Paparelli ha messo in evidenza le strategie della Regione per recuperare gli effetti negativi prodotti in termini di economia e turismo dal terremoto, che hanno dato frutti positivi in appena un anno, tornando a recuperare i livelli della prima metà del 2016: « Inoltre, stiamo destinando risorse ingenti per circa 60 milioni di euro per rilanciare sviluppo e occupazione, innovando metodi e tecnologie di approccio verso i giovani, con risultati eccellenti delle misure ‘Garanzia Giovani’ e ora con il progetto ‘Umbria Attiva’, per contrastare la disoccupazione e per fronteggiare le criticità del mercato di lavoro umbro, rivolte ai disoccupati e alle imprese che vogliono assumere. Bisogna agire anche sul fronte della risoluzione delle annose vertenze della ‘Tagina’ e soprattutto della ‘Merloni’ dopo 10 anni di ammortizzatori sociali, e chiudere la questione del riconoscimento di questi territori come ‘Area di crisi complessa’. Anche nella promozione dei ‘Cammini Spirituali Francescani’, l’Umbria ha molto da dire con oltre 5 milioni di risorse destinate alla nostra Regione e che interessano fortemente proprio territori legati alla religiosità francescana e ad una concezione dell’accoglienza turistica al passo con le esigenze dei tempi ». Il parlamentare Vierini, unico presente dei 15 eletti in Umbria tra Camera e Senato, ha sottolineato come la crisi dell’Umbria si inserisca in una situazione economica generale, che vede l’Italia, come emerso dai recenti dati OCSA, unico Paese dei G7 che registra il freno dell’economia e la previsione di crecita del PIL: «Detto questo, il metodo adottato di ‘rete’ e modalità di azioni e programmi condivisi è l’unico vincente e capace di trasformare periodi di crisi in opportunità. E’ necessario però agire su grandi progetti di rilancio per ottenere risposte puntuali e concrete dal nuovo Governo: l’Umbria deve andare a confronto su grandi temi aggregatori e uno di questi è sicuramente quello del deperimento della Fascia Appenninica dell’Italia centrale ». Il consigliere Smacchi ha sollecitato ad un’azione incisiva per risposte non più rinviabili a circa un terzo della popolazione in difficoltà economiche: « Non possiamo più rincorrere i problemi e occorre un’azione incisiva. Nel ringraziare i presenti e i promotori dell’iniziativa, rivolgo a tutti l’invito a spingere per far chiudere le vertenze occupazionali aperte e per rilanciare concretamente l’economia». L’impegno di tutti è stato quello di agire concordemente su strategie e progetti condivisi, che possano dare forza all’azione comune di territori da troppo tempo svantaggiati.