Ficulle, prodotti a km 0 a nuovo mercato contadino in Piazza Silvestri

 FICULLE – Vino, olio, zafferano, tartufo, miele, birra, formaggi, conserve e molti altri prodotti locali sono in esposizione all’“L’Aiola: mercato contadino e dell’artigianato locale” organizzato dall’associazione Ficulle a Chilometrozero con la collaborazione del Comune.

L’obiettivo del mercato contadino è quello di mettere in evidenza e portare all’attenzione del cittadino-consumatore tutte le eccellenze tipiche del territorio, sia enogastronomiche che artigianali, tutte rigorosamente prodotte da aziende del territorio. Oltre ai prodotti anche terrecotte, ferro battuto, opere di restauro, illustrate e dimostrate direttamente dagli artigiani che le creano. Il mercato è collocato a Piazza Alfredo Silvestri, in centro storico.

“Siamo pienamente soddisfatti della riuscita della prima edizione del mercato contadino di Ficulle – spiegano gli organizzatori – nonostante la pioggia abbiamo registrato un’ottima affluenza, l’interesse del pubblico e anche l’entusiasmo dei produttori e degli artigiani. Tra questi anche l’Oasi Ecologica di Orvieto e l’Istituto Agrario di Fabro, due realtà diverse che in maniera diversa creano le basi per un accesso al mondo del lavoro legato all’agricoltura e alla salvaguardia dell’ambiente e che con piacere ospitiamo nel mercato. Questa prima edizione – aggiungono – era per noi un esperimento e al tempo stesso una sfida. Visto che è andata bene, lavoreremo insieme a chi vorrà mettersi in gioco, perché questo diventi un appuntamento abituale per il nostro paese.”.

Soddisfazione è espressa anche dall’amministrazione comunale. “Siamo convinti, anche grazie al lavoro che stiamo portando avanti con l’Università di Perugia, che il rilancio di Ficulle e la sua promozione turistica non possano prescindere dalle sue eccellenze enogastronomiche e artigianali. Il mercato contadino e dell’artigianato locale offre un’occasione importante per mettere in mostra queste eccellenze del nostro territorio e per creare una rete e delle sinergie virtuose tra i produttori. Esso inoltre ben si sposa con i valori del benvivere e del rispetto del gusto e dell’autenticità di luoghi e saperi che sono propri della nostra cultura”.

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