Flamini (Prc): “Moschea ad Umbertide, i nostri nemici sono i terroristi, non i musulmani”

da Enrico Flamini * 

Il Consiglio regionale dell’Umbria ha deciso di rinviare in commissione per un approfondimento la mozione della Lega che chiedeva alla Giunta di attivarsi presso il governo per “una moratoria alla costruzione o all’apertura di nuovi centri islamici e di nuove moschee”. Al centro della questione in verità c’è ancora una volta il progetto di costruzione di una moschea ad Umbertide. Al di là di frasi di circostanza e delle solite e giuste richieste sulla trasparenza dei finanziamenti e sulla condivisione con la popolazione, trasparenza e condivisione che andrebbero sempre chieste alle amministrazioni locali anche quando si costruiscono centri commerciali o mega palazzi che restano sfitti, corriamo il rischio di appesantire ulteriormente un clima complessivo già ampiamente compromesso da un punto di vista culturale e sociale. In effetti per alcuni consiglieri regionali del PD e del civismo di destra vicini da sempre al mondo cattolico pare che le recenti parole del Papa non abbiano sortito alcun effetto. Lo scontro in atto è uno scontro di potere, non di civiltà. Quando si affronta questo tema, in un momento così drammatico, bisogna aver chiaro innanzitutto chi sono i nemici e dirlo con nettezza. I nemici sono l’Isis, i terroristi, il califfato e chi li ha armati. I nemici non sono i musulmani. Questa distinzione va fatta con chiarezza e a tutti i livelli. Chi non la fa si assume una grande responsabilità. In Italia bisogna permettere a chi è musulmano di avere la propria chiesa, una chiesa alla luce del sole. Per fare questo bisogna però contrastare le campagne demagogiche messe in campo dalla Lega e non certo favorirle per un po’ di visibilità estiva.

*segretario regionale di Rifondazione comunista dell’Umbria

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