Giornale dell’Umbria, manifestazione dei lavoratori davanti alla Colacem. Il gruppo: “Nessuna volontà di chiudere”

GUBBIO – Protesta dei dipendenti del Giornale dell’Umbria, ormai in liquidazione, davanti alle sedi della Colacem. Un momento in cui i 27 dipendenti della testata hanno cercato di sensibilizzare la vecchia proprietà sulla situazione dei lavoratori. La manifestazione ha provocato anche la reazione della Financo Srl, socio di minoranza della Società Gruppo Editoriale Umbria srl fino al 27 agosto 2015, giorno di cessione della Società alla Gifer Editori srl. Con una nota si esprime comprensione e vicinanza ai lavoratori, ribadendo con forza le proprie posizioni già comunicate in più occasioni.

“Il mondo dei media è in fortissima trasformazione, con cambiamenti profondi.  La sopravvivenza del Giornale dell’Umbria, che da anni incontrava crescenti difficoltà, poteva essere garantita solo mediante l’ingresso di soggetti imprenditoriali del settore, in grado di affrontare positivamente le nuove sfide con strategie e investimenti adeguati. A tal fine, Gifer, per il tramite di primari advisor nazionali, ha manifestato interesse ad acquisire l’intera società editrice per avviare un percorso di rilancio, secondo un piano industriale di integrazione con le proprie preesistenti attività nel settore dei media. La società acquirente – spiega la Financo – appariva idonea a tale scopo in quanto presentava un capitale sociale versato di un milione di euro, sufficiente a supportare il progetto, e la collaborazione di manager provenienti da testate giornalistiche nazionali, coinvolti come soci anche nel capitale della stessa società. Non c’è quindi stato nessun “complotto” né alcuna volontà di ledere i diritti dei lavoratori, ma esclusivamente l’intenzione di assicurare la continuità del Giornale. Tanto è vero che, sino alla data della cessione, gli ex soci hanno prodotto tutti gli sforzi necessari, facendo fronte ai conseguenti impegni finanziari e trasferendo quindi al nuovo editore una società con i conti in ordine”.

Dalla Financo si dicono dunque “sorpresi da una gestione che ha messo in serissima difficoltà un patrimonio del giornalismo umbro. Nonostante alcuni attacchi strumentali e infondati ricevuti, abbiamo mantenuto in questi mesi sempre un atteggiamento di grande equilibrio.  Ci siamo però visti costretti insieme agli ex soci a dare incarico all’Avvocato Ghirga di tutelarci a fronte di affermazioni tendenti a ingenerare dubbi circa l’estrema correttezza degli ex amministratori e dei soci cedenti, soprattutto in relazione alla voce del TFR”.

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