Gualdo Tadino, grande successo per “Capezza”

GUALDO TADINO – Un successo di partecipazione che conferma Capezza come un evento che ha colto nel segno. Questo il bilancio della due giorni che l’associazione Capezza ha voluto dedicare al  cavallo, al mulo e al somaro e relativi accessori, organizzati in collaborazione con Porta San Facondino. In tanti hanno visitato, sabato e domenica, l’area di San Guido suddivisa in due spazi, uno dedicato agli animali da soma, muli e somari, le professioni collegate  nonché un’altra più propriamente al cavallo, dove si sono tenute diverse esibizioni.

Apprezzati  gli spazi in cui si è potuto vedere all’opera i muli con basti carichi di legname, come nella tradizione dei lavori montani, o  il maniscalco nonché tre artigiani che realizzano corde a mano, come accadeva anni fa. Così come in tanti si sono radunati intorno al tondino, predisposto per l’occasione, dove hanno potuto  assistere a dimostrazioni, da parte di esperti cavalieri, di trail, working cow, ranch roping, doma dolce e monta in libertà. Molti i bambini che hanno vissuto “il battesimo” della sella, ovvero il primo giro a cavallo all’interno dello stesso spazio. In tanti hanno approfittato anche delle carrozze trainate da muli e cavalli per un giro nella splendida area di San Guido.

Ma Capezza è stato anche momento di confronto su un tema molto attuale con il  convegno “Storie di uomini e di montagne”,  che si è tenuto presso la sala della città della Rocca Flea momento di riflessione cui hanno partecipato  il sindaco Massimiliano Presciutti e il presidente di Capezza, Michele Storelli, con gli interventi  di Nadia Monacelli presidente della Comunanza agraria “Appennino gualdese”, di Antonio Pieretti, professore emerito dell’Università di Perugia, e di Fausto Cambiotti, medico veterinario dirigente della Asl Umbria 1. Convengo molto interessante che con il presidente Storelli che ha portato i saluti dell’associazione, nonché i ringraziamenti a chi ha reso possibile la manifestazione, dagli sponsor agli espositori ai volontari, a quanti, in diversi modi, hanno dimostrato interesse, sostegno e apprezzamento. Storelli ha spiegato come Capezza sia  un’iniziativa che tenta di coniugare la riscoperta di antiche tradizioni del territorio gualdese con la scoperta di nuove attività, in un ideale ponte che lega passato e presente.

“Una tradizione non è qualcosa di statico e intoccabile, ma, appunto, qualcosa che si tramanda di generazione in generazione, che muta e si aggiorna, senza però modificare la sua “essenza”, unico nucleo nel quale una comunità può continuare a riconoscersi e identificarsi – ha chiosato Storelli. Dal canto suo il sindaco Presciutti ha salutato positivamente l’iniziativa, spiegando come è volontà dell’Amministrazione di investire nel settore, anche mettendo a disposizione spazi del centro promozionali in via di recupero per un progetto comunque legato al mondo dei Giochi de le Porte. Di spessore gli interventi di Fausto Cambiotti, che ha illustrato il valore della civiltà rurale citando ad esempio Matera, mentre Nadia Monacelli ha parlato della Comunanza, del patrimonio collettivo e delle possibilità che da esso vengono. Nelle sue conclusioni Antonio Pieretti ha salutato con interesse la nascita dell’associazione Capezza e sopratutto messo in evidenza lo stretto legame della città con la montagna, sin dalle sue origini.

“La conclusione della due giorni è che, visto il consenso che ci hanno espresso i tanti visitatori e gli espositori, siamo obbligati a continuare l’esperienza della mostra Capezza, dando appuntamento con l’associazione per il Presepe vivente a dicembre – concludono dall’associazione Capezza.

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