Gualdo Tadino, il Pd: “Politica regionale disinteressata alla fascia appenninica”

GUALDO TADINO – “Ancora una volta dobbiamo sottolineare la scarsa attenzione da parte delle istituzioni regionali alle problematiche della fascia appenninica e in particolar modo su quanto accade nel territorio di Gualdo Tadino”, lo dice il Partito democratico di Gualdo Tadino con riferimento a quando avvenuto “in merito alla questione dell’offerta formativa scolastica che per quanto riguarda Gualdo Tadino è, come al solito, legata al comprensorio a un discorso più ampio che riguarda il territorio dell’eugubino-gualdese comprendendo anche Nocera Umbra. Come Partito democratico siamo, senza ombra di dubbio, al fianco del sindaco Massimiliano Presciutti, condividendo le sue scelte: sono anni che, per quanto riguarda la formazione scolastica e non solo, la città di Gualdo ha dovuto subire un depauperamento dei corsi degli istituti scolastici a favore delle città vicine. Certamente, per quanto ci riguarda, ci sono anche dei fattori diversi che incidono sulla perdita di classi: dal calo demografico delle nascite, alle offerte formative, in alcuni casi, ormai obsolete viste i tempi ma soprattutto da una mancata sensibilità da parte delle istituzioni e in questo caso quella regionale, che con ottusa cocciutaggine non riesce a capire quanto male sta facendo alla città e soprattutto alle famiglie che devono fare i conti con i propri figli in età scolastica. Come Pd non abbiamo mai chiesto situazioni non sostenibili ma una giusta ridistribuzione proporzionale sull’intero territorio, dell’offerta formativa. Ma ci siamo sempre ritrovati ad essere donatori di sangue, cioè quelli che devono sostenere l’offerta formativa delle città vicini. Certo l’aver ottenuto il corso di tecnico in grafica e comunicazione per il Casimiri è comunque qualcosa, visto che negli ultimi anni nessuna delle richieste provenienti dalla nostra città era stata accolta. Ma non possiamo comunque ritenerci soddisfatti”.

“Dopo la costruzione dell’ospedale comprensoriale, fortemente voluto da Gualdo Tadino, pensavamo di aver definitivamente smorzato quel campanilismo – ormai comprensibile solo a livello sportivo – che era, in qualche modo, di freno allo sviluppo del territorio. Ma quando ci si trova a spartire, quel poco che ancora rimane, ecco riapparire l’avidità e l’ingordigia di chi si sente il più forte. Difronte a questo ennesimo “schiaffo” il Pd di Gualdo Tadino come sempre si rimbocca le maniche e non si metterà di certo a piangere. Rimane però la rabbia per questa ulteriore scelta sfavorevole e vogliamo ricordare alle istituzioni regionali e non solo, che anche di Gualdo Tadino e dei gualdesi, in certi momenti, si ha bisogno. Usando infine una metafora, vogliamo ricordare ai cacciatori di voti e preferenze che nelle riserve di caccia, la selvaggina e gli animali vengono abbattuti di norma con fare selettivo, in maniera che gli animali non si esauriscono nel breve. Nello stesso tempo i cacciatori nel periodo delle battute evitano il massacro e nel periodo di riproduzione e di sviluppo, gestiscono e curano gli animali e volatili in maniera di avere il loro passatempo preferito pronto e duraturo nel tempo. Tutto questo per ricordare agli amministratori – che grazie anche al consenso dei gualdesi ricoprono incarichi importanti e considerano Gualdo Tadino una riserva di caccia per i voti – di comportarsi almeno come un cacciatore attento e premuroso, altrimenti il Pd, i gualdesi e Gualdo tutta, sapranno come comportarsi”.

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