Gubbio, siglato l’accorto per la stipula di contratti a canone concordato

GUBBIO – Firmato a Palazzo Pretorio l’Accordo territoriale per il Comune di Gubbio relativo alla stipula dei contratti a canoni concordati, atto che punta a coinvolgere proprietari e inquilini con agevolazioni e sgravi fiscali. A contrarre il patto il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Giordano Mancini e i rappresentanti dei sindacati di inquilini ed affittuari. Nello specifico, hanno siglato l’accordo, per le organizzazione di proprietà edilizia Armando Fronduti per Confedilizia, Enzo Tonzani per A.S.P.P.I., Claudio Moretti per A.P.P.C. Giuseppe Macchione per U.P.P.I., e per le associazioni degli inquilini Cristina Piastrelli di S.U.N.I.A, Paolo Bacocco di S.I.C.E.T., Angelo Garofalo di U.N.I.A.T, Aurel Ribac per Unione Inquilini e Carmine Ceramica per Feder.Casa.

“E’ un traguardo importante dal punto di vista non solo economico ma anche sociale – ha dichiarato il sindaco Stirati – conseguito dopo oltre 1 anno e mezzo di lavoro, che ha visto un impegno diretto del Comune e la collaborazione di tutti gli organismi sindacali del settore. La politica della casa è al centro del nostro impegno amministrativo ed è inserita anche nel programma del Quadro Strategico di Valorizzazione del Centro Storico, dove si registra una percentuale abitativa ancora ben salda. Comunque l’accordo a canone concordato riguarda l’intero territorio e l’iniziativa si inserisce tra le misure per contrastare la particolare crisi economica che investe anche il settore immobiliare, nonché la crescente difficoltà delle famiglie a far fronte alle normali esigenze quotidiane e spesso anche al pagamento dei canoni di locazione e delle spese condominiali”.

Anche l’assessore Mancini ha sottolineato la positività dell’iniziativa, operativa a partire da martedì 12 gennaio, espletate le ultime formalità, e scaricabile dal sito del Comune www.comune.gubbio.pg.it . “Finalmente anche nel nostro territorio si applica una legge del ’98 ed è stato raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi – ha commentano Mancini – quello di favorire il dialogo e arrivare all’accordo tra tutte le sigle sindacali dei proprietari e affittuari, per promuovere tipologie contrattuali con una quota agevolata”. Il territorio è stato diviso in quattro macro aree: Centro Storico, periferia, frazioni e zone agricole marginali, e per ciascuna è stata definita una aliquota, con un coefficiente massimo e uno minimo. Tra gli obiettivi ci sono quelli di favorire l’allargamento del mercato delle locazioni agli immobili attualmente sfitti; agevolare la nascita di nuovi nuclei familiari soprattutto giovani; promuovere iniziative per risolvere il problema degli sfratti per cessata locazione e soprattutto dovuti a morosità incolpevole; ricondurre alla legalità il mercato degli affitti in nero e irregolari; migliorare la manutenzione degli immobili.

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