La cultura, un potente motore di sviluppo per l’Umbria

PERUGIA –  Con un valore aggiunto di oltre 997 milioni di euro nel 2016  (1,1% sul totale nazionale e 5,1% sul totale dell’economia), e più di 21 mila persone occupate in questo settore ( 1,4% sul totale nazionale e 5,6% sul totale dell’ economia), non si può senz’altro dichiarare che con la cultura non si mangia. Questi dati presentati in Regione fanno inevitabilmente riflettere. E in questo contesto è stato anche presentato un bando della Regione che mette a disposizione oltre 2 milioni 800mila euro per le imprese culturali e creative. “La cultura è un potente motore di sviluppo in Umbria – afferma l’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini –, per garantire la ‘biodiversità’ culturale e attraverso questa favorire la crescita economica dei territori e l’occupazione”, sottolineando anche la rilevanza di tale bando in attuazione di una delle azioni (la 3.2.1 ) del Por Fesr 2014-2020 (il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) dell’Umbria. A illustrare requisiti, modalità e criteri del bando sono stati Mauro Pianesi e Rita Passerini, del Servizio regionale Valorizzazione risorse culturali, che hanno rimarcato che “beneficiari del bando sono le micro, piccole e medie imprese e i soggetti che agiscono in regime d’impresa (anche in forma associata) e che operano nei settori del web, produzioni editoriali, attività nel campo del cinema e delle produzioni artistiche, con sede legale o unità locale operativa in Umbria. La domanda deve essere compilata esclusivamente collegandosi a htpp://bandi.regione. umbria.it (dopo essersi registrati al sistema di identità digitale Fed-Umbria) dal 30 novembre 2017 al 31 gennaio 2018 e va trasmessa a htpp://trasmissione. bandi, regione.umbria.it entro la stessa data. “In questa prima fase – ha spiegato l’assessore – metteremo a disposizione la metà delle risorse, 1 milione e 400mila euro, di cui 1 milione e 200mila euro per il territorio regionale e i restanti 200mila euro per l’area interna Sud Ovest Orvietano a sostegno delle imprese che proporranno prodotti e servizi per valorizzarne gli attrattori culturali e naturali. La giunta regionale, nel riparto delle risorse del bando, ha infatti scelto di destinare riserve finanziarie alle tre aree interne dell’Umbria. Cominciamo con quella Sud Ovest Orvietano, che è già operativa; successivamente metteremo a bando 200mila euro per ciascuna delle altre due Aree intere, la Nord Est Umbria e la Valnerina; 1 milione di euro è destinato invece alle imprese culturali e creative che sorgeranno nel Monteluce Digital Hub, nell’ area dell’ex ospedale di Perugia e lo valorizzeranno con le loro attività. Con la programmazione del Fesr – ha aggiunto – abbiamo investito, inoltre, 12 milioni per gli ‘attrattori culturali’ di otto Comuni finanziando i progetti per la riqualificazione e la valorizzazione di complessi monumentali e del sistema museale”. Anche il segretario generale della Fondazione Symbola (che ha tra i suoi soci la Regione Umbria) è intervenuto presentando il rapporto 2017 ‘Io sono Cultura’, evidenziando gli elementi più rilevanti del settimo rapporto della Fondazione. “In Umbria c’è un’alta incidenza della spesa turistica culturale che ha pesato nel 2016 per oltre 305 milioni di euro, oltre il 37 per cento del totale della spesa turistica, grazie in particolare ai suoi grandi Festival”.