La Tim disdice il contratto nazionale, lavoratori in lotta anche in Umbria

PERUGIA – Mobilitazione anche in Umbria per i lavoratori Tim, in lotta da cinque mesi per la disdetta unilaterale della contrattazione aziendale. E’ stato proclamato infatti per il 14 marzo uno sciopero nazionale indetto da Slc Cgil.  L’azienda TIM, nell’esporre alla comunità finanziaria i risultati 2016 ha scritto: PERFORMANCE 2016 RECORD PER IL DOMESTIC: SONO I MIGLIORI RISULTATI DAL2007, CON I RICAVI CHE SI STABILIZZANO, E L’EBITDA SU BASE ORGANICA ESCLUDENDO ONERI NON RICORRENTI CHE CRESCE DI OLTRE IL 4%. Ma dal Gennaio 2016, fino almeno a fine 2017, a seguito di un accordo sottoscritto con altre organizzazioni sindacali, oltre 30.000 lavoratori di TIM sono in contratto di solidarietà, con la conseguente diminuzione netta degli stipendi.

Il 6 Ottobre scorso l’azienda ha comunicato al Sindacato che dal primo Febbraio di quest’anno non sarebbe stato più valido il contratto aziendale, in vigore dal 2008, che racchiudeva decenni di storia di relazioni sindacali in Telecom/TIM. E ad oggi, a seguito di questa disdetta unilaterale, vige un regolamento redatto dall’azienda che taglia pesantemente diritti e salario ai circa 50 mila lavoratori di TIM. Inoltre l’azienda vorrebbe l’introduzione di un sistema di controllo a distanza utile anche a comminare provvedimenti disciplinari, demansionamenti, flessibilità estrema dell’orario di lavoro ed altro ancora.  Infine, in un crescendo di atti ostili nei confronti dei lavoratori, pochi giorni fa TIM ha consegnato le lettere di trasferimento verso Roma a circa 200 lavoratori di Milano e Torino (con le evidente drammatiche conseguenze che tutto ciò potrebbe comportare).

Ulteriore fatto grave, l’azienda evita di confrontarsi con il Coordinamento Nazionale delle RSU, l’unico organo legittimato a rappresentare i lavoratori, (così come previsto dal Testo Unico sulla Rappresentanza sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil insieme a Confindustria il 10 Gennaio 2014).  E soprattutto è totalmente indifferente a quanto viene dai lavoratori. Che da quel 6 Ottobre, a migliaia, hanno svuotato gli uffici e riempito le piazze con decine di iniziative, scioperi e manifestazioni dando vita a una mobilitazione senza precedenti nella storia dell’azienda.  Un’azienda che presenta i migliori risultati economici dal 2007 e che dovrebbe, nelle sue dichiarazioni, essere protagonista della svolta digitale del Paese, non può trattare i suoi lavoratori in questa maniera. Si tagliano diritti e salario a tanti, per garantire bonus multimilionari a pochi in un contesto aziendale con utili in crescita.

Per tutte queste ragioni SLC-CGIL ha indetto lo sciopero nazionale per il 14 Marzo e contestualmente ha organizzato due manifestazioni, una a Milano di tutte le regioni del centro nord e una a Roma delle regioni del centro sud e isole. I lavoratori TIM dell’Umbria interessati dalla mobilitazione sono circa 340 e una loro rappresentanza parteciperà alla Manifestazione di Roma, dove si svolgerà un corteo che dalle ore 10:00 attraverserà i Fori Imperiali e si concluderà nei pressi di Piazza Venezia.

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