L’ostetrica nell’allattamento, ecco l’alleata delle donne

BASTIA UMBRA – Il latte materno è solo nutrimento per il neonato? Qual è il ruolo dell’ostetrica nella fase di allattamento? Può fare ricerca? A questi e altri interrogativi hanno risposto i professori intervenuti all’incontro formativo organizzato sabato 9 settembre all’Auditorium Minerva di Bastia Umbra dall’azienda S&R farmaceutici, al quale hanno partecipato 60 tra pediatri, ginecologi e ostetrici. A introdurre i temi sono stati il professore Walter Costantini, presidente del corso di laurea in Ostetricia dell’Università degli studi di Milano, e la dottoressa Patrizia Messina, direttore didattico del Corso di laurea in Ostetricia al Dipartimento di scienze ginecologiche ostetriche e perinatologiche della ‘Sapienza’ Università di Roma. Presenti, inoltre, il professor Ettore Palma e la professoressa Nadia Recine, il primo dirigente dello stesso dipartimento nonché responsabile scientifico del corso odierno e la seconda dirigente medico responsabile del Centro diagnosi e terapia della patologia del basso tratto genitale del medesimo dipartimento.

“L’ostetrica ha ormai da diversi anni – ha spiegato Messina – una formazione universitaria specializzata che può prevedere anche il dottorato o la ricerca mentre in passato possedeva solo il diploma universitario. È una figura di riferimento per la donna perché segue la gravidanza, assiste il parto, segue il puerperio e si occupa delle prime cure al neonato facendolo attaccare subito al seno. È importante che quest’ultima operazione avvenga entro la prima mezz’ora e che all’allattamento possa proseguire per almeno due anni e mezzo per evitare l’insorgenza di allergie o intolleranze alimentari. L’ostetrica poi segue anche la fase di accrescimento del neonato fino al terzo anno di età e se si accorge di determinate patologie lo indirizza al pediatra”.

“Io sono un po’ in contrasto – ha dichiarato Costantini – con l’impostazione generale che vede questa professione distribuita tra maschi e femmine. L’ostetrica è una ‘professionista della donna’. La sua formazione non è solo scientifica ma viene educata ad aprirsi alle persone trasferendo se stessa e la propria competenza”.

“Il ruolo dell’ostetrica/o – ha affermato Palma – nella medicina del nuovo secolo è sostenere, difendere e diffondere sempre più l’allattamento materno, accompagnando le pazienti durante la gravidanza ed il puerperio nella difesa di questa preziosa via del benessere materno-neonatale e insegnando loro l’uso ragionato dei nuovi presidi di prevenzione e cura della mastite che interessa, in media, una donna su cinque e porta spesso ad interrompere l’allattamento al seno. Tante volte si ricorre all’antibiotico ma le nostre ricerche evidenziano che l’uso preventivo di probiotici mirati svolgono un effetto antiinfiammatorio e immunomodulatorio. Abbiamo dimostrato come la somministrazione preventiva, nell’ultimo periodo di gravidanza e nel corso dell’allattamento, di un probiotico a base di lattobacillus fermentum, l’Lc40, sia utile nella prevenzione e/o trattamento dei primi sintomi della mastite”.

 

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