Mosca olearia, falciate le produzioni, Dottorini chiede alla giunta misure straordinarie

“Per l’olio umbro si prospetta un’annata da dimenticare a causa degli attacchi della mosca olearia che hanno compromesso irreparabilmente la produzione del 2014. E’ urgente che la Regione dichiari lo stato di calamità e preveda misure di sostegno alle
imprese del settore, che dovranno sopportare danni economici ingentissimi”. Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale Idv, sollecita la giunta regionale ad “adottare misure straordinarie per sostenere un settore che rischia di rimanere in ginocchio”.

“Il clima dei mesi scorsi, caratterizzato da abbondanti piogge nel periodo estivo e temperature al di sopra della norma nei mesi di settembre e ottobre, ha favorito il massimo sviluppo della mosca olearia – spiega Dottorini, che nella nota fa riferimento anche al suo ruolo di ‘presidente dell’associazione ‘Per un’Umbria Migliore” – che oltre a falcidiare le produzioni abbassa notevolmente la qualità dell’olio ottenuto azzerando completamente gli standard qualitativi che caratterizzano l’olio umbro. Nel bollettino fitosanitario numero 6 del 20 settembre 2014 – spiega Dottorini – si constatava la presenza di attacchi di mosca olearia in tutte le aree olivicole umbre, con livelli di infestazione fino ad oltre il 40 per cento ed una produzione di olive bassissima, circa 6-7 chili a pianta nei casi migliori. Sono dati impietosi che testimoniano la gravità della situazione, di sicuro peggiorata nel mese di ottobre. Va inoltre ricordato – aggiunge – che ad oggi l’unica soluzione per essere rimborsati, anche se solo in parte, dai danni delle avversità atmosferiche o dalle fitopatologie sono le assicurazioni agevolate da fare attraverso la domanda unica Pac. Tuttavia, nel ‘Piano assicurato agricolo’ che il ministero dirama ogni anno, la mosca dell’olivo non è presente. Perciò contro i danni da essa provocati non è neanche possibile assicurarsi”.

“L’olio è il prodotto di maggior prestigio che le nostre terre ci regalano ed è il simbolo del nostro territorio e della nostra cultura, per questo – conclude Oliviero Dottorini – è indispensabile che la Regione Umbria si attivi immediatamente per tutelare con tutti i mezzi il nostro ‘oro’ ed i produttori umbri da quella che è sicuramente una delle peggiori stagioni a memoria d’uomo”.

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