Norcia, l’associazione dei Borghi più Belli d’Italia: “Sconcerto per il sequestro del Centro Boeri”

NORCIA – L’ associazione de I Borghi Più Belli d’Italia ,della quale Norcia fa parte sin dalla sua fondazione, esprime stupore e sconcerto per il provvedimento di sequestro , ordinato dalla procura di Spoleto, per la struttura polifunzionale costruita dopo il terremoto del 2016″.

“Senza entrare nel merito delle motivazioni giuridiche e affermando la piena fiducia nella magistratura – dice il presidente Fiorello Primi – è veramente spiacevole sapere che è stata chiusa l’unica struttura a disposizione delle istituzioni e della popolazione che ha sofferto e sta ancora soffrendo per il colpo durissimo patito con il terremoto. In questo modo la comunità nursina e la forte e determinata volontà di voler ripartire per ritornare, prima possibile , alla vita normale subisce un ulteriore duro colpo. Non si tratta ,dalle notizie di stampa , di questioni legate alla sicurezza dell’immobile costruito , peraltro,  con soldi reperiti attraverso una raccolta pubblica ,quanto di questione di natura giuridica e regolamentare”.

“Purtroppo le sofferenze della popolazione saranno ulteriormente acuite dalla mancanza di uno spazio collettivo nel quale poter organizzare eventi di carattere sociale e culturale in piena sicurezza. L’associazione de I Borghi Più Belli d’Italia un anno fa decise , per dare un contributo alla rinascita di Norcia e non solo , di organizzare la propria assemblea nazionale a Norcia da svolgere proprio in quella struttura il 6 e 7 aprile prossimo. Naturalmente il sequestro dell’immobile non impedirà , grazie all’impegno che gli amministratori si sono assunti di reperire un’altra sala, lo svolgimento dell’evento che farà convergere più di 150 Sindaci nella città di San Benedetto”.

“L’associazione nazionale , interpretando anche il pensiero della associazione regionale de I Borghi Più Belli d’Italia dell’ Umbria ,esprime inoltre solidarietà al Sindaco Alemanno e all’amministrazione tutta, nella certezza che hanno agito nel pieno rispetto della legittimità e in buona fede in un momento molto alto di emergenza che richiedeva allora e richiede oggi interventi immediati e risolutivi dei problemi delle popolazioni”.

 

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