Perugia, Casciari e Chiacchieroni chiedono di sostenere le farmacie comunali

PERUGIA –  I consiglieri regionali del Pd Carla Casciari e Gianfranco Chiacchieroni hanno presentato un’interrogazione per chiedere di “sostenere le farmacie rurali quali fondamentali presidi territoriali” e la revisione dell’indennità per il disagiato servizio, “così come avvenuto in altre regioni con orografia affine all’Umbria”.

“Per il mantenimento in vita dei piccoli comuni e delle frazioni – dicono i due consiglieri Pd – è fondamentale la permanenza di importanti presidi quali per esempio gli uffici postali e le farmacie. Le farmacie rurali, collocate in realtà meno appetibili in una logica di mercato, rappresentano un vero punto di forza del Servizio sanitario per il ruolo attivo e decisivo che possono svolgere per garantire a tutti i cittadini una parità di livelli di prestazioni”.
“In Umbria – spiegano Chiacchieroni e Casciari – operano 83 farmacie rurali che percepiscono l’indennità di disagiata residenza ma, di queste, nel 2015 soltanto dieci hanno ottenuto anche la misura aggiuntiva del disagiato servizio per un volume di spesa pari a 22.844,12 euro. La Regione Umbria, a differenza di molte altre regioni, non ha, infatti, provveduto ad adeguare al costo della vita effettivo le misure delle due indennità in tempi recenti.

Da ultimo, molte di queste 83 farmacie si trovano in territori colpiti dall’ultimo evento sismico e rappresentano un presidio essenziale in zone a grave rischio di spopolamento e sempre più un punto di riferimento anche sociale per gli abitanti. L’indennità di disagiata residenza per un comune umbro con meno di 1.000 abitanti è pari a 438,99 euro, mentre nelle Marche si arriva a 1.800 euro. L’indennità di disagiato servizio per una farmacia umbra con fatturato di 140 mila euro è di 1.033 euro mentre nelle Marche è di 13mila euro”, concludono i due consiglieri.

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