Perugia, il M5S all’attacco del Comune: “Hanno dimenticato di adeguare il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche”

PERUGIA – “A Perugia i disabili non hanno pieno diritto di cittadinanza: il Comune di Perugia dimentica di adeguare il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, vecchio di trent’anni”. A dirlo è il Movimento cinque stelle di Palazzo dei Priori che aggiunge: “grazie alla segnalazione delle associazioni dei disabili e in particolare all’Associazione Aila, il M5S attiva una nuova battaglia a fianco delle persone con disabilità. In base alla Legge n. 104, del 1992, (disposizione ribadita con DPR del 2001 e legge del 2013), i piani di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) contemplati da una legge del 1986, devono essere periodicamente adeguati. Ma il Comune di Perugia se ne è dimenticato: dal 1987, il Piano non ha conosciuto adeguamenti”.

“Ciò, nonostante, la Legge n. 18/2009, di ratifica della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, abbia riconosciuto a queste ultime il diritto naturale alla mobilità e alla piena fruizione degli spazi collettivi e alla piena partecipazione alla vita sociale. La legge ha imposto, agli Enti interessati, la predisposizione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche ovvero di eliminazione di tutti quegli elementi che impediscono o limitano la percezione, la riconoscibilità, l’orientamento, la  comunicazione, l’utilizzo di oggetti e l’accessibilità degli ambienti, in modo sicuro ed autonomo da parte dei cittadini disabili, qualunque sia la loro condizione fisica o mentale. I P.E.B.A. sono stati individuati come gli strumenti più idonei al coordinamento delle azioni di eliminazione delle predette barriere.  Il Piano dovrebbe rendere la vita più semplice alle persone disabili e contribuire a garantirne la vita indipendente, una espressione che senza misure vere e strutturali è destinata ad acquisire scarsa concretezza. Senza Piani adeguati si finisce per comprimere fortemente il diritto delle persone disabili a partecipare appieno alla vita sociale. Avere un piano adeguato, vorrebbe dire poter fruire di percorsi accessibili, di semafori acustici per non vedenti, del libero accesso alle scuole, agli impianti sportivi, agli edifici e spazi pubblici e privati ad uso pubblico, alle aree verdi e ai parchi pubblici, adeguati e fruibili da tutti e significherebbe di fatto una maggiore godibilità della città per disabili, persone con difficoltà motoree o sensoriali, neomamme e di fatto per tutta la cittadinanza, senza dimenticare i turisti che visitano la nostra città. Potremmo perfino pensare ad investimenti che facciano diPerugia una città accogliente, per un target di potenziali turisti”.

“In fondo, corrisponde al vero che il livello di civiltà di una società si misura anche in base alla capacità di riconoscere e creare le condizioni per l’effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza a 360 gradi. Nonostante, i proclami della Giunta Romizi, questo è oggi lo stato dell’arte della città di Perugia. Pertanto, il M5S ha depositato un ordine del giorno, che impegna, come già fa la legge nazionale, disattesa dal Comune e dalla Giunta, alla elaborazione di un nuovo Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche che, innanzitutto, fotografi la realtà esistente, evidenziando gli elementi fisici e culturali che limitano o impediscono la libera e completa fruizione degli spazi e degli ambienti, con l’attivazione di un processo partecipativo che coinvolga gli amministratori, gli uffici comunali, i progettisti , ma anche i rappresentanti delle persone disabili e i disabili stessi (ricordiamo che dal 2006 a Perugia dovrebbe esiste un Forum sulla disabilità per la progettazione di politiche integrate con e per la disabilità),  al fine di definire quanto prima le azioni da intraprendere per affermare il pieno diritto alla mobilità, alla piena fruizione degli spazi collettivi e alla piena partecipazione alla vita sociale delle persone con diverse forme di disabilità”.

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