Abbattimento delle liste d’attesa/1, Duca riferisce in commissione

La Terza commissione consiliare, presieduta da Massimo Buconi, ha ascoltato il direttore regionale alla sanità, Emilio Duca, in merito ai provvedimenti adottati dall’Esecutivo di Palazzo Donini e dalle aziende sanitarie sulle problematiche delle liste di attesa.
“Il piano straordinario per il contenimento delle liste d’attesa della giunta regionale – ha spiegato Duca – si compone di quattro grandi aree di intervento: il governo della domanda di prestazioni sanitarie, per identificare i reali bisogni di salute; il governo dell’offerta di prestazioni sanitarie, per rispondere ai bisogni di salute; l’attivazione di sistemi di monitoraggio, controllo e valutazione; l’informazione e la comunicazione ai cittadini e agli operatori del sistema sanitario regionale”.
“In particolare – ha proseguito Duca – per il governo della domanda il tema è quello di quanta appropriatezza c’è nella richiesta di prestazioni sanitarie. Perché se sono inappropriate noi potremo espandere l’offerta ma non saremo mai in grado di centrare l’obiettivo. Il governo della domanda non ha un’efficacia immediata, ma è l’unico vero strumento che sul lungo periodo ci consente di tenere sotto controllo le liste d’attesa. Ad esempio per alcune prestazioni, in particolare di diagnostica per immagini molto spesso l’esame o è negativo, oppure non aggiunge nulla al trattamento terapeutico che il medico potrebbe fare senza l’esame. Per quanto riguarda il monitoraggio abbiamo attivato una cabina di regia regionale per evitare fatti censurabili che occasionalmente capitano all’utente, con la presa in carico diretta del cittadino. Fondamentale per la riuscita del piano, poi, è l’informazione e la formazione degli operatori, come il coinvolgimento di associazioni e cittadini nell’azione di monitoraggio anche all’interno delle aziende, così da renderli parte attiva del processo”.
“Per aumentare l’offerta – ha continuato Duca – abbiamo previsto l’allargamento degli orari degli ambulatori specialistici, con il prolungamento fino alle 22 e, se necessario, l’apertura il sabato e la domenica; la possibilità di utilizzare professionisti di un’Azienda sanitaria su una tecnologia di un’altra azienda; la possibilità di accedere in misura straordinaria al privato accreditato, all’interno di un tetto di spesa previsto dalla spending review. Nelle linee guida che abbiamo approvato
particolare attenzione è stata dedicata a quelle prestazioni in cui si riscontravano le maggiori difficoltà: la diagnostica per immagini, Tac, risonanza, ecografie, mammografie, visite oculistiche e visite cardiologiche. Il sistema è partito lo scorso fine settimana con questa offerta aggiuntiva che ora verrà sistematizzata. È previsto un monitoraggio trimestrale”.
Rispondendo alle domande dei consiglieri, Duca ha sottolineato come “le liste d’attesa sono un tema critico e in Italia ce lo poniamo dalla fine degli anni Novanta. In Umbria ogni anno si effettuano 2milioni 723mila visite specialistiche, più di 800mila esami diagnostici per immagini e  milioni 200mila esami del sangue. Un dato elevato se rapportato ai 900mila residenti. Entro la fine dell’anno produrremo un disciplinare con le quattro aziende sanitarie umbre per la spesa del personale, che è la prima voce di spesa nella sanità regionale: 660milioni su mille e 700milioni di euro, il 42 per cento”.
Tra gli altri interventi, da segnalare quello di Andrea Smacchi (Pd) ha chiesto chiarimenti sulla possibilità di usare equipe esterne per l’aumento delle prestazioni, sull’aumento del budget per le strutture accreditate e su eventuali assunzioni per consentire l’applicazione del piano straordinario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.