Recuperare il passato

viverlo nel presente per proiettarlo nel futuro attraverso quell’identità “dimenticata” e costruire quindi, una città “condivisa” che parta dal cuore pulsante del centro storico, abbatta le barriere periferiche e poggi lo sguardo al resto del mondo. Ed è proprio con l’intento di far rinascere sentimenti d’identità e “peruginità” che l’associazione Radici di Pietra con il patrocinio del Comune di Perugia, in collaborazione con Unicef, Asl (Piedibus) e Università per Stranieri, ha ideato il progetto a “misura di bambino”: “Abbracciamo le mura. Il giorno dell’identità” in programma oggi. Duemila ragazzi provenienti dalle scuole della città e numerosi cittadini, abbracceranno le mura antiche in due momenti distinti: inizialmente lo faranno con lo sguardo rivolto alle mura, per riscoprire la propria città a significare il senso d’appartenenza; nel secondo si gireranno dando le spalle al muro con lo sguardo rivolto al mondo, segno di apertura. Abbracciare le mura, un gesto fisico e simbolico che vuole trasmettere il senso di appartenenza alle generazioni future e ai cittadini. I giovani s’incontreranno in piazza IV Novembre da cui si divideranno in cinque cortei per poi dipanarsi attraverso le vie Regali, per arrivare nei punti d’incontro (San Francesco al Prato, piazza del Drago, piazza del Circo, piazza Matteotti e piazza Grimana). Qui, ciascuno dei cinque gruppi, rappresentanti i singoli rioni, (a ciascuno dei quali verrà assegnato un colore identificativo), incontrerà l’altro gruppo per formare i segmenti destinati a congiungersi lungo tutto il perimetro delle Mura Etrusche (3,310 metri totali). Una volta formata l’intera catena, si darà il via all’abbraccio. Al termine, i gruppi risaliranno verso la Fontana Maggiore e saranno accolti dal corpo di ballo del Morlacchi per dar vita a una coreografia “floreale”. Al termine sono previsti dei giochi tra cui quello del lancio di un pallone in un foro in un pannello fotografico che riproduce la sagoma dell’arco etrusco (al rione vincitore verrà assegnato il palio realizzato dall’artista Maria Elisa Leboroni). Un’iniziativa volta a recuperare un’identità partendo dal passato, ma anche per portare i bambini a rivivere il centro storico. Eventi che contribuiscono a costruire una “città intelligente”.

Amantine

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