Comuni amici delle api

l’operosità di questi straordinari insetti oltre i confini geografici, dal mediterraneo al nostro territorio per sostenere l’apicoltura e il suo ruolo strategico per la salvaguardia della biodiversità, il miglioramento della sicurezza alimentare e lo sviluppo socio-economico dell’area mediterranea. È questo il tema principale della campagna attivata nell’ambito del progetto Mediterranean CooBEEation, co-finanziato dall’Unione Europea. Una rete per l’apicoltura, da Felcos Umbria (Fondo Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile) e Apimed (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo), in collaborazione con Anci Umbria e Apau -Mediterranean CooBEEration. Sei sono le amministrazioni umbre (caratterizzate da uno specifico logo) che porteranno in discussione nei rispettivi consigli comunali la delibera che favorisce e rilancia con una serie di azioni mirate la promozione, il sostegno e la difesa dell’apicoltura e la tutela del patrimonio vegetale dei territori. “Si tratta di un gruppo di enti locali che farà da apripista – ha spiegato, in apertura della conferenza stampa che si è tenuta ieri presso la sede dell’Anci Umbria di Perugia, Lucia Maddoli di Felcos Umbria e coordinatrice del progetto Mediterranean CooBEEration, Associazione di Comuni – al quale si stanno aggiungendo con entusiasmo altre istituzioni.” Tra quelle che hanno partecipato attivamente alla costruzione della campagna e della delibera e si sono già impegnati ad approvare l’adesione alla delibera “Comuni amici delle api”, figurano i comuni di Foligno, Orvieto, Gualdo Cattaneo, Panicale, Spello e Montecchio. Un’iniziativa importante che segna la svolta e sancisce l’impegno concreto da parte delle istituzioni locali a favorire il territorio, la biodiversità, il rilancio dell’apicoltura come fonte di reddito per i giovani che si affacciano al mondo dell’agricoltura. Solo nella nostra regione, il comparto conta 1.400 apicoltori, con 32mila alveari per una produzione annua lorda vendibile di miele stimata in 3milioni e mezzo di euro. “Dietro la campagna euro mediterranea e alle azioni che saranno intraprese dai comuni umbri non c’è solo un interesse di categoria degli apicoltori e la tutela di un’attività che è fonte di reddito, ma anche l’interesse più ampio della tutela del ruolo dell’ape come sentinella e amica della biodiversità.” Nel documento presentato sono contenute una serie di “buone pratiche” che i comuni metteranno in atto nei propri ambiti di riferimento fra alcune indicazioni riguardanti la produzione eco-compatibile e alla tutela del territorio. Api sempre più “sentinelle” dell’ambiente e della salute.

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