Regione, ok alla legge regionale sulle Politiche giovanili dalla Terza commissione

PERUGIA – Manca solo il via libera dell’aula dell’Assemblea legislativa al disegno di legge sulle “Norme in materia di politiche giovanili”, approvato ieri pomeriggio dalla terza commissione di Palazzo Cesaroni. Disco verde dalla maggioranza, con i voti di Solinas, Chiacchieroni e Brega (Pd), Rometti (Socialisti). L’opposizione con Squarta (Fdi), De Vincenzi (Ricci presidente) e Carbonari (M5S) si è astenuta. Solinas in aula sarà il relatore di maggioranza mentre De Vincenzi quello di minoranza.

“E’ uno strumento importante – ha detto il presidente Solinas – per promuovere e favorire la formazione dei giovani, l’accesso al mondo del lavoro e la loro partecipazione alla vita pubblica attiva”. Il ddl ribadisce che i giovani sono “risorsa essenziale della comunità regionale e le politiche giovanili della Regione puntano ad accrescere l’affermazione dei giovani umbri in ambito sociale, culturale ed economico”. Destinatari degli interventi saranno giovani compresi tra 14 e 35 anni, residenti o presenti nel territorio per motivi di studio o lavoro. Strumenti della regione saranno il Piano regionale per le politiche giovanili (triennale), che dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’Assemblea legislativa, e il Programma regionale (annuale) per le politiche giovanili, stilato dalla Giunta.

Il piano regionale per le politiche giovanili stabilisce, a partire dall’analisi dei bisogni dei giovani presenti sul territorio, le linee e gli obiettivi da perseguire, anche sulla base delle priorità strategiche contenute nei documenti di programmazione europei, nazionali e regionali di settore.
Il programma regionale per le politiche giovanili definisce le priorità degli interventi e dei progetti per quanto attiene a: istruzione e formazione, con disposizioni per integrare il diritto allo studio e promuovere il riconoscimento della certificazione delle competenze e delle abilità acquisite; progetti innovativi volti a favorire l’imprenditoria giovanile; accesso all’abitazione da parte dei giovani, promuovendo anche interventi innovativi di autocostruzione e autorecupero degli edifici; incentivazione dell’utilizzo dei servizi pubblici di mobilità; promozione della salute e di stili di vita sani, con interventi per promuovere la sicurezza e la salute nei luoghi di divertimento e un’attenzione particolare alla sessualità sicura, secondo la strategia educativa denominata “peer education”, che mira a favorire la comunicazione tra adolescenti riattivando scambi di informazioni ed esperienze interne al gruppo dei pari (già adottata nelle scuole e con l’ausilio delle strutture sanitarie).

Si punta alla partecipazione dei giovani alla vita pubblica e cittadinanza attiva, coinvolgendoli nei processi decisionali attivando progetti di e-democracy e, per chi ha compiuto i 16 anni di età, attraverso la partecipazione a referendum consultivi regionali. Si prevede la  promozione culturale attraverso progetti volti a valorizzare l’arte e la creatività giovanile, incentivare la fruizione e l’accesso ai beni e alle attività culturali da parte dei giovani e promozione delle attività dei giovani artisti favorendo l’incontro fra mercato e produzione artistica e culturale; favorire la partecipazione dei giovani a volontariato, associazionismo e oratori e servizio civile; integrazione delle seconde generazioni di migranti con progetti dedicati; servizio informagiovani, affidato ai Comuni; spazi per l’aggregazione giovanile, riqualificando, con i comuni, spazi pubblici caduti in disuso; portale regionale info@giovani, collegato a quello europeo per la gioventù; carta per giovani e studenti, per favorire l’accesso alla cultura; giornata regionale dei giovani, al fine di valorizzare le esperienze creative, artistiche, sportive e imprenditoriali dei giovani umbri; sarà istituito un tavolo di coordinamento con gli enti locali sulle politiche giovanili (composto dall’assessore competente, che lo presiede, e 12 assessori comunali individuati dal Cal; verrà istituita anche la consulta regionale dei giovani, composta al massimo da 35 rappresentanti, scelti con la massima trasparenza e garantendo parità di genere tra associazioni, movimenti giovanili, universitari, oratori, giovani imprenditori, giovani professionisti e altri.

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