Sicurezza e lavoro nella filiera del tabacco: se ne parla a Città di Castello

CITTA’ DI CASTELLO – Produrre in modo responsabile è un imperativo che il settore del tabacco ha fatto proprio da più di un decennio, implementando programmi di monitoraggio, tracciabilità e miglioramento della qualità del processo oltre che del prodotto, quali l’ALP (Agricolture Labour Practices) e l’STP (Sustainable Tobacco Program).

Rispetto ad altri comparti agricoli, il settore del tabacco può definirsi, dunque, “pioniere” nell’attuazione di programmi di responsabilità sociale.

I risultati di quanto fatto finora, nonché le strategie e le prospettive per il futuro della tabacchicoltura nell’Alta Valle del Tevere saranno illustrati nel corso dell’incontro “Sicurezza e lavoro nella filiera del tabacco”, organizzato per il prossimo 11 giugno a Città di Castello da TTI – Trasformatori Tabacco Italia Soc. Coop. e Confagricoltura Umbria.

Un’occasione per fare il punto della situazione e condividere con le aziende, gli operatori del settore, le istituzioni e le comunità locali obiettivi e impegni, finalizzati a garantire un’agricoltura sicura e sostenibile, ovvero una produzione in grado di garantire non solo gli standard qualitativi delle manifatture, ma anche il rispetto dei lavoratori del comparto, dell’ambiente e del territorio.

All’incontro -previsto per le 10,30 nella sede della FAT, in Via Guglielmo Oberdan, 12 a Città di Castello- prenderanno parte rappresentanti di FAT, TTI, Confagricoltura, Cia, Ispettorato del Lavoro, Inail, Regione dell’Umbria, Ente bilaterale, organizzazioni sindacali, produttori, in un confronto concreto e fattivo, con l’obiettivo di implementare ulteriormente i miglioramenti ottenuti.

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