Spello, la presidente Marini in visita alla Co.Me.Ar

SPELLO – La prima “macchina a controllo numerico” per la produzione di componenti meccaniche l’avevano installata nel garage del padre, a Rivotorto di Assisi, acquistata grazie alla “garanzia” sulla casa firmata dai genitori. Era il 1986. Da allora sono cresciuti, divenendo una delle eccellenze dell’industria che opera nel settore dell’aeronautica e dell’aerospazio. È la storia dei fratelli Lanfranco e Claudio Becchetti, oggi al vertice della Co.Me.Ar., che ora ha sede nella zona industriale di Spello, e che occupa circa 140 dipendenti che arrivano a 250 se si considerano anche le altre due aziende del gruppo, la BSP e la MECOM. “Mi ha particolarmente colpito la storia di questa impresa, nata grazie alla forte determinazione, alla passione ed alla competenza dei fratelli Becchetti e mi ha fatto davvero piacere visitarla e conoscere da vicino l’altissima qualità delle produzioni”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine della visita agli stabilimenti della “Co.Me.Ar”, accompagnata da Claudio Becchetti, CEO e Presidente dell’azienda, e dal sindaco di Spello, Moreno Landrini, e dal vice sindaco, Gian Primo Narcisi.

L’azienda produce una vasta gamma di componenti per il settore meccanico di precisione ed è specializzata nella produzione a disegno di componenti di primaria importanza e di elevata complessità per applicazioni aeronautiche, aerospaziali ed industriali. In ambito aeronautico ed aerospaziale, Co.Me.Ar. realizza parti critiche come corpi idraulici, cilindri, pistoni, chiocciole ed altri componenti per attuatori quali flap, slat, spoiler, rudder, stabilizer, thrust reverser, ma anche particolari meccanici per sistemi frenanti e dispositivi di atterraggio ed anelli per cuscinetti di turbine. L’attenzione focalizzata alle esigenze del cliente e la costituzione fattiva di partnership strategiche con altre importanti aziende del territorio all’interno del Polo Aerospaziale dell’Umbria, permettono alla Co.Me.Ar. di offrire un modello di fornitura verticalizzato, che assicura al cliente la possibilità di acquistare, da un fornitore unico, un prodotto già completo, che includa forgiato, lavorazioni meccaniche e processi speciali. “La nostra filosofia aziendale – ha spiegato Claudio Becchetti – è quella di non ‘adagiarsi’ mai sui risultati raggiunti, ma guardare sempre al futuro, all’innovazione, a nuovi prodotti e a nuove tecnologie di produzione. Tutto ciò in un ambiente di lavoro che noi vogliamo fortemente considerare come una grande famiglia, garantendo a tutti condizioni di lavoro sicure e confortevoli. È la passione, l’amore e l’attaccamento al lavoro ed all’impresa sia da parte nostra che da parte di ogni dipendente, il vero motore di questa azienda ed anche il motivo del nostro successo”.

Ed è una storia di successo che sono i numeri a certificare: negli anni della crisi l’azienda, che ha molto investito in innovazione e internazionalizzazione, è cresciuta del 30 per cento in termini di fatturato ed occupati. Mentre nell’ultimo biennio ha visto crescere i ricavi di oltre il 15 per cento e l’utile di impresa di circa il 17 per cento. “I positivi risultati raggiunti dalla ‘Co.Me.Ar’, oltre a significare il buono stato di salute dell’azienda – ha detto la presidente Marini – rappresentano anche il segno della costante crescita dell’industria aerospaziale e aeronautica della nostra regione. Ciò lo si deve soprattutto al fatto che qui sono stati effettuati importanti investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica. E siamo orgogliosi di aver contribuito come Regione Umbria a sostenere anche questa azienda nei suoi programmi di ricerca. Così come è stato decisivo il sostegno che abbiamo sempre offerto al ‘cluster’ dell’aerospazio ed a tutte le iniziative di promozione che esso ha voluto mettere in campo – ha concluso -, a partire dalla sua presenza alle più importanti fiere dell’industria dell’aeronautica e dell’aerospazio di Parigi e Londra”.

 

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