Te Deum, Bassetti a Perugia: “Non siamo più un’isola felice”, Piemontese a Terni ricorda l’Ast
Il cardinale Bassetti e il vescovo Piemontese hanno officiato ieri sera, rispettivamente a Perugia e Terni, la solenne celebrazione di ringraziamento di fine anno del “Te Deum”. E’ stata un’occasione di ringraziamento ma anche per tirare le somme di un anno che nelle due comunità umbre è stato segnato da profonde difficoltà. Nella sua omelia il cardinale Bassetti non ha mancato di ricordare le “tante grazie ricevute. Proprio all’inizio di quest’anno la mia vita – ha detto il cardinale – come quella della Chiesa perusino-pievese, è stata segnata dalla scelta di papa Francesco di associare la mia povera persona al Collegio Cardinalizio nel Concistoro del 22 febbraio scorso. E’ stato un evento di grazia, che pone però a me e alla nostra Chiesa delle responsabilità nuove. Un ulteriore segno di affetto e di benevolenza di papa Francesco verso la nostra Diocesi, è stata la nomina, il 30 maggio, di mons. Paolo Giulietti a vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve”. Bassetti ha ricordato inoltre l’ordinazione a giugno di tre nuovi sacerdoti, “che ora sono impegnati a servizio del popolo di Dio – ha detto – E’ una grande grazia per le vocazioni in un periodo di crisi; basti pensare anche agli otto nuovi alunni che sono entrati ad ottobre nel Seminario regionale di Assisi per il corso propedeutico. Per tutto questo grazie Signore!”.
Il cardinale ha ricordato anche i “segni di grazia e di speranza” giunti nel 2014 attraverso «le realizzazioni nel campo della Carità con l’apertura a Perugia del Centro-Villaggio “Sorella Provvidenza”, dove è stato aperto, lo scorso settembre, un “emporio” fornito di generi di prima necessità a disposizione di più di 300 famiglie in necessità. Mentre, ad ottobre, è stata inaugurata, in Kosovo, la Casa di Accoglienza delle Caritas dell’Umbria. Continua anche nella sua attività il “Fondo di Solidarietà” delle Chiese umbre a favore delle famiglie provate dalla crisi economica, che per tutto il 2014, non ha smesso di mettere a dura prova molte aziende e attività commerciali. Anche per questo “Fondo” faccio appello alla generosità dei perugini».
Il cardinale Bassetti non si è sottratto dal ricordare le “dure prove”, che “non sono mancate anche nella nostra realtà ecclesiale e sociale” durante il 2014. “Numerose situazioni di sofferenza sono sfociate, purtroppo – ha detto il presule –, anche nella tragedia: alcune persone, anche giovani, si sono tolte la vita e diversi lutti anche fra il Clero. Momento di grande sofferenza è stata la morte del nostro seminarista Giampiero Morettini; una morte santa, per come questo giovane, con il sorriso sulle labbra, ha saputo affrontare la sofferenza”. Poi il pensiero del cardinale è andato alla città di Perugia, che nelle ultime settimane del 2014 “è stata coinvolta in vaste indagini giudiziarie con arresti e sequestri di beni, che si pensa legati alla malavita organizzata. Non siamo più un’isola felice, ormai la delinquenza spadroneggia ovunque e si insinua negli affari e nei commerci. Sembra una piovra e se non stiamo attenti – lo dico con la responsabilità di Pastore – rischia di stritolare l’intera società. Difronte a simili eventi noi continuiamo a confidare nella misericordia di Dio, perché ci dona la forza e il coraggio di ritrovare la strada della sana convivenza civile e della solidarietà umana”.
Vibrante anche l’omelia del vescovo di Terni, padre Giuseppe Piemontese, che ha fatto riferimento, inevitabilmente alla vertenza Ast.
“La celebrazione del “Te Deum” di fine anno – ha ricorda il vescovo – è l’occasione per dire il nostro personale e comunitario grazie a Dio per l’anno appena trascorso e per i successi religiosi, civili e sociali conseguiti, da ultimo l’accordo contrattuale nell’Ast”. Dopo aver ripercorso tra “gli eventi che hanno segnato e che ancora segnano la nostra preoccupazione” “i focolai di guerra e di violenza nel mondo, anche vicino a noi: Palestina Siria Libia, vari paesi dell’Africa, che è la vera polveriera del mondo”, il vescovo ha parlato della realtà locale. “Riguardo alla nostra realtà locale – ha detto – vogliamo ricordare l’elezione del Sindaco che sembrano fatti scontati ma che sono passi e progressi nella democrazia e nella convivenza civile da realizzare secondo le aspirazioni. E ancora del mio ministero episcopale in questa chiesa locale. Il Signore ci coinvolge in un cammino nuovo per accogliere il bene che il Signore ci dona e valorizzarlo e metterlo a frutto per il futuro. Come non ricordare l’accordo sulla vertenza Ast e la conclusione di altre vertenze anche se molte sono ancora aperte e dolgono il cuore di tutti noi. Ognuno trovi motivi di ringraziamento, di gioia e impegno a vivere meglio anche il nostro futuro”.