Terremoto, il ddl in commissione. Ricci (Rp): “Testo positivo”

PERUGIA – “Inizia oggi il percorso della legge regionale in Umbria sul terremoto 2016. Un testo positivo, che punta su una ricostruzione integrata allo sviluppo, sulla qualità degli interventi, sulla flessibilità urbanistica e semplificazione dei tempi”. È quanto dichiara il consigliere Claudio Ricci (Misto/Rp-Ic) riferendosi ai lavori di oggi pomeriggio della Seconda Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

“Da una prima lettura – spiega Ricci – l’atto sembra proporre un testo unico di raccordo fra le norme nazionali, in continua modifica, e quelle regionali in particolare urbanistiche n.‘1/2015’ e per la conclusione della ricostruzione del 1997 n.‘1/2017’. È molto apprezzabile lo spirito che cerca di integrare la ricostruzione con lo sviluppo inserendo anche il master plan Valnerina con la logica che, nel sisma del 1997, portò all’attuazione dei piani di sviluppo Piat. Una ampia attenzione viene posta alla qualità degli interventi, con specifiche linee guida, anche anticipando i contenuti del nuovo Piano paesaggistico regionale. Ritengo che la parte più apprezzabile sia il tentativo di semplificare le procedure sul piano urbanistico, tenendo conto delle esperienze pregresse, riducendo i tempi per ottenere i titoli autorizzativi e rendendo più flessibili le soluzioni pur nel rigoroso rispetto della qualità. Sono state inserite anche le proroghe richieste in relazione alla conclusione della ricostruzione del 1997”.

“Mi auguro – prosegue Ricci – che la legge regionale, che oggi inizia il cammino in Commissione, possa arrivare in Assemblea legislativa per l’approvazione in tempi molto rapidi, dopo le fasi di esame e quelle partecipative. Il testo mi sembra positivo e apprezzabile negli obiettivi, anche il relazione alla mia pregressa esperienza del sisma del 1997. Personalmente darò un contributo propositivo, anche al miglioramento della legge, assicurando, fin d’ora, un voto positivo. Su un tema così importante per l’Umbria, anche in termini di sviluppo economico, bisogna essere tutti molto coesi, pur nelle differenti posizioni politiche. Rimane l’invito, anche al nuovo Governo, affinché si intervenga per avere procedure più semplificate, norme più chiare e risorse certe per cassa: servono 23 miliardi di euro per le quattro regioni del Centro Italia colpite dal sisma 2016”.

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