Usl Umbria 1, punto nascita Pantalla: garantiti i turni di servizio fino a fine luglio: è bagarre

TODI – In merito alle voci di chiusura del punto nascite dell’ospedale della Media Valle del Tevere, il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza precisa che: “Al momento è stato trovato il personale per coprire le turnazioni fino alla fine di luglio e sono in corso le valutazioni per verificare la sicurezza dei turni del mese di agosto, che dovranno essere garantiti da professionisti in corso di reperimento con procedure straordinarie”.

“La deroga che avrebbe permesso di mantenere il punto nascita di Pantalla è stata bocciata dal Governo Gentiloni.  La decisione di non accogliere la richiesta della Regione è stata presa il 22 maggio 2018, quando il Governo sostenuto dalla Lega e dai 5 stelle non si era ancora insediato. La campagna che il Pd sta montando in questi giorni è quindi solo un maldestro tentativo di coprire le proprie responsabilità . Cosa ancora più grave, nel documento con cui comunicava alla Regione la decisione negativa, il Ministero della Salute ” raccomanda altresì, di attivare una opportuna campagna sociale per informare e coinvolgere la popolazione” , tale raccomandazione è rimasta nel cassetto per oltre un anno e persino i Sindaci hanno appreso la notizia della chiusura solo pochi giorni fa.
La responsabilità della mancata concessione della deroga si somma a quella di aver ridotto l’Ospedale di Pantalla ad una “scatola vuota” impoverendone le risorse umane e mortoficandone le professionalità.
Come Lega, tuttavia, non ci accontentiamo di ristabilire la verità, ma intendiamo impegnarci per risolvere un problema che riguarda l’intero territorio nazionale. Il crollo della natalità, che dal 2008 al 2018 ha visto diminuire i nati di 140 mila unità, impone di rivedere a livello nazionale i parametri previsti per la presenza dei punti nascita, senza ovviamente mettere in pericolo la sicurezza delle partorienti e dei nascituri perché è anche con il mantenimento dei punti nascita sul territorio che si combatte l’inverno demografico che ha colpito l’Italia.” Così il senatore della Lega Luca Briziarelli, senatore umbro, a commento del suo intervento tenuto in aula al Senato sulla vicenda in questione.

Situazione che ha scaturito la bagarre politica. “La chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Pantalla determinerebbe un cambio profondo del profilo dell’assistenza sanitaria dello stesso ospedale, un impoverimento complessivo dei servizi e della professionalità e dell’offerta assistenziale che non riguarderebbe solo il servizio di ostetricia e neonatologia, ma tutto il complesso ospedaliero”. Così il capogruppo regionale del Partito democratico, Gianfranco Chiacchieroni che plaude agli impegni presi ieri dall’assessore regionale Antonio Bartolini nel corso di un incontro con iSindaci del territorio che mirano ad intervenire sul Ministero della Salute affinché annulli la sospensione del servizio.

“La Regione, insieme alle Amministrazioni territoriali, devono far sentire forte una voce univoca sul no alla chiusura, seppure prevista soltanto per il periodo estivo, del punto nascita perché andrebbe a pregiudicare i numeri e quindi i parametri che vengono utilizzati per mantenere in vita questo importantissimo servizio”.
“Negli ultimi anni – ricorda Chiacchieroni – in Umbria sono stati chiusi tre punti nascita, due nella Asl n. 1 e uno nella Asl n. 2. A dimostrazione che la nostra regione non è rimasta insensibile ai dettami delle linee guida nazionali, tese a garantire un alto standard qualitativo e della sicurezza dei punti nascita”.
Per Chiacchieroni va tenuto poi in fortissima considerazione il fatto che nel punto nascita dell’ospedale della Media valle del Tevere si è verificata una “inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, con un aumento di 30 parti tra quelli programmati. Da evidenziare poi – aggiunge – l’istituzione del servizio di ‘Recovery Room’ accompagnato da corsi programmati di formazione professionale del personale volti a qualificare il servizo post operatorio configurandolo di fatto come un servizio di rianimazione ‘on demand’”.
Chiacchieroni auspica infine che “l’intervento unitario delle Istituzioni regionali, a partire dalla Regione, possa essere determinante affinché gli organismi del Ministero della Salute riprendano in considerazione il mantenimento del punto nascita dell’ospedale di Pantalla”.