Valnestore, il M5S: “Fare pulizia sulle ombre della vicenda”

PERUGIA – “Il M5S Sulla vicenda dei milioni di tonnellate di ceneri vergognosamente sepolte per anni in Valnestore, coi propri portavoce nei Comuni di Panicale e Piegaro, in Regione Umbria, in Parlamento e in Europa, ribadisce con forza la necessità che la vecchia politica faccia profonda pulizia sulle tante, sulle troppe menzogne sottaciute per decenni, lunghe ombre che rischiano di stagliarsi ancora sul presente e sul futuro dei cittadini e delle imprese locali. Un’ipoteca pesantissima per i nostri figli”. Così i consiglieri regionali pentastellati Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari che fanno sapere, “su invito del benemerito Comitato ‘Solo la salute’”, di aver partecipato “nuovamente e in forze a un incontro pubblico in loco, indetto stavolta contro chi vorrebbe addirittura costruire un inceneritore in zona. Su questo assicuriamo il nostro impegno in tutte le sedi contro questa sciagurata ipotesi”.

Per Liberati e Carbonari è “davvero insopportabile pensare che, dopo drammatiche vicende ormai a tutti note, qualche speculatore insista ancora nello svilire l’area, anziché promuovervi velocemente le necessarie bonifiche, peraltro produttive di benefici non solo ambientali e sanitari, ma anche di posti di lavoro qualificati, essenziale premessa per iniziative imprenditoriali innovative, sostenibili e floride. Ingiustificabile e imperdonabile – aggiungono – la pressoché totale e perdurante assenza dei rappresentanti regionali del PD, dell’assessore al ramo e della presidente della Regione, Marini, lontani per l’ennesima volta dalla Valnestore”.

“Il M5S, per parte sua – ricordano -, c’è sempre stato, coi propri eletti in Comune e con tutti gli altri, protagonisti delle prime doverose denunce pubbliche. E il M5S ripete come sia cruciale coinvolgere e riattivare queste comunità, ferite da decenni di bugie e omissioni, ricostruendo il futuro assieme a loro, senza scelte calate dall’alto”.

“Proprio ascoltando i cittadini – spiegano -, insieme ad altre proposte abbiamo fatto anche quella di installare un potente parco fotovoltaico nell’area della vecchia centrale, superando l’impatto pure estetico di strutture oggi impresentabili, mettendole dunque in sicurezza, assicurando finalmente alla comunità (famiglie e imprese) una quota rilevante di energia pulita e gratuita. È davvero incredibile che ENEL, dai tempi della nazionalizzazione e per oltre 50 anni, non abbia mai fatto niente del genere,
nella condiscendenza della vecchia politica”.

“ENEL – commentano Liberati e Carbonari – ha guadagnato miliardi su miliardi, lasciando viceversa in loco quelle pesanti esternalità negative che quotidianamente ogni residente deve affrontare, tra mille difficoltà e nell’inesistenza di un minimo supporto concreto da parte di chi qualche responsabilità politica pure l’avrebbe. Noi – concludono – proseguiamo nell’ascolto sistematico di ogni persona di buona volontà, costruendo percorsi tangibili che vadano al di là delle appartenenze, nell’unico
obiettivo di restituire ai cittadini beni primari intangibili, lungamente loro sottratti: salute e lavoro su tutti”.

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