Carceri, quel mondo “dove nessuno ha fretta”
Di Andrea Smacchi
Un microcosmo, un pianeta a sé, un mondo popolato di uomini che non hanno avuto le nostre stesse opportunità e che stanno lottando per ripartire. Le carceri sono questo ed è compito delle istituzioni, di ogni livello, aiutare e accompagnare le tante professionalità che vi lavorano per rendere la detenzione quello che la Costituzione spiega, cioè lo scontare pene che “devono tendere alla rieducazione del condannato”.
E’ con questa consapevolezza e questa convinzione che mi affaccio per la prima volta alla visita della Casa circondariale di Capanne, invitato per assistere al Concerto di Natale offerto ai detenuti dal Complesso Bandistico “Lo Smeraldo” di Pietrafitta. Arrivato con qualche minuto di ritardo, una cortesissima ragazza in forze alla Polizia Penitenziaria mi rassicura: “Non si preoccupi, qui nessuno ha fretta”. Dentro la meraviglia: due ore di musica della banda, protagonista di un rapporto di collaborazione duraturo col carcere di Capanne, e decine di detenuti ad ascoltare. Di questi, cinque hanno anche suonato, debuttando alla fine di un anno di lezioni con il laboratorio musicale, inserito nel progetto “Penitenziario in banda”.
Un pomeriggio che dimostra l’esempio virtuoso di come potersi riscattare da una vita che ha messo di fronte a delle scelte nelle quali, purtroppo, si è preso la strada sbagliata, quella magari più facile nell’immediato. E’ in questo contesto che voglio ribadire l’importanza delle attività di rieducazione, dai laboratori musicali al teatro, passando per la cucina e la “Fattoria Capanne”. Un modo per riavvicinare il mondo del carcere a ciò che lo circonda. Attività che devono essere accompagnate e stimolate dalle istituzioni di tutti i livelli e dalle associazioni del territorio. L’ultima considerazione infine, quella che può sembrare più ovvia ma che invece è la più vera: la rieducazione è sempre di più un investimento in sicurezza e quindi un grande plauso a tutti gli operatori e ai volontari che lavorano nei carceri.