Sbornie a Terni: numeri da record

TERNI – Sono novantotto i ricoveri nelle seconda provincia umbra per elevato tasso alcolico nei primi sette mesi dell’anno. I numeri delle persone arrivate all’ospedale “Santa Maria” di Terni evidenziano come nell’8 per cento dei casi si tratti dalla famosa espressione inglese “binge”, che fa riferimento a una vera e propria abbuffata alcolica. Tali dati emergono a seguito di un’indagine denominata “Passi”. Dalle diagnosi effettuate dai medici del pronto soccorso si è riscontrato un abuso di alcol in particolar modo dei giovani, e più specificatamente delle ragazze, che ha indubbiamente dell’allarmante. E addirittura è stato rilevato che già dall’età di dodici anni cominciano a fare uso di alcol. L’operatrice dell’ambulatorio ternano di alcologia della Usl Paola Babocci, che nel 2016 ha seguito 184 persone, sostiene che «gli adolescenti sono i più fragili ed i più colpiti. Oggi l’alcol costa poco e si trova facilmente a casa. È la sostanze psicotropa più usata e pericolosa. Le leggi e le competenze ci sono, ma spesso il rischio legato all’alcol viene sottovalutato anche dalle famiglie. Su questo aspetto serve una riflessione seria da parte degli stessi genitori e di chiunque si occupa di questo delicato settore». E nell’attesa che la situazione ternana possa migliorare, ci si interroga su quale debba essere il ruolo dei genitori e della scuola per far fronte a questa emergenza sociale.

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