I pentastellati presentano la loro squadra: “Sono tutti “cittadini attivi e liberi”

PERUGIA – Sono tutti “cittadini attivi e liberi, scelti democraticamente per cambiare le cose in Parlamento e al Governo”. Con queste parole il Movimento 5 Stelle presenta i suoi candidati dei collegi plurinominali umbri di Camera e Senato affidando al capogruppo in Assemblea legislativa dell’Umbria, Andrea Liberati, il compito di far conoscere la squadra dei pentastellati pronti per il 4 marzo. “Ormai ci siamo, siamo ad un passo dal cambiamento” ha affermato Liberati che così ha voluto lanciare un “appello agli umbri”. Nella lista alla Camera ci sono i deputati uscenti, Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella, insieme ai nuovi volti Mascia Aniello e Samuele Bonanni, entrambi militanti nel movimento da dieci anni. Al Senato sono invece rientrati il senatore spoletino uscente Stefano Lucidi, i perugini Emma Pavanelli (iscritta al Movimento dal 2009) e l’avvocato Cristian Brutti, oltre che Simonetta Checchobelli (consigliere comunale a Corciano).il candidato premier Luigi Di Maio si è voluto rivolgere alla società civile, allargando anche ai non iscritti al Movimento, anche se attivi sul territorio, coinvolgendo anche professionisti, universitari e imprenditori. La scelta nazionale in Umbria è ricaduta per la Camera su Paolo Giannetakis (Perugia-Trasimeno), docente universitario, analista comportamentale ed esperta in ambito sicurezza, fenomeni criminali e terrorismo; Gino Di Manici Proietti (Foligno-Castello-Gubbio-Gualdo-Assisi-Valnerina), uno tra i pochi cardiochirurghi europei a utilizzare tecniche mini-invasive. Ha partecipato a oltre 6.000 operazioni al cuore; Lucio Riccetti (Terni-Spoleto-Todi-Orvieto), già docente presso Università italiane e straniere, attivo sul fronte associativo e della tutela dei Beni Culturali, vicepresidente regionale di Italia Nostra, mentre per il senato è toccato a Francesca Tizi (Umbria 1), ricercatrice di Diritto processuale civile presso l’Università degli Studi di Perugia, abilitata professoressa associata e Marco Moroni (Umbria 2), carabiniere forestale, già segretario generale del sindacato più rappresentativo del Corpo Forestale dello Stato, protagonista della contrapposizione alla ‘Riforma Madia’ che ha visto la soppressione della polizia ambientale civile.

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