Aeroporto, la Tesei attacca la Proietti ma si dimentica di Romizi: “Perugia non versa e ha espresso parere contrario al piano industriale”, replica Bettarelli (Pd)

Da aprile il sabato e la domenica si volerà da Perugia su Milano-Linate. L’annuncio è stato dato dal ceo Aeroitalia, Gaetano Intrieri, durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove rotte dell’aeroporto dell’Umbria “San Francesco d’Assisi” operate dalla compagnia che farà anche base nello scalo umbro. Confermata inoltre per il 25 marzo la partenza dei nuovi voli giornalieri operanti sempre da Aeroitalia da e per Bergamo e confermato il collegamento bi-settimanale da e per Olbia con voli programmati dal 3 giugno. Nel frattempo scoppia la polemica con la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, che attacca la sindaco di Assisi Stefania Proietti. “Se il comune di Assisi – afferma la Tesei – non ritiene di sostenere l’aeroporto di cui è socio, potrebbe anche vendere le quote che sottoscrisse e uscire anche dalla società, scoprendo magari di essersi sbagliato a scambiare una operazione industriale e societaria con una di comunicazione”. Poi aggiunge: “Assicuro da parte mia che Sviluppumbria sarà ben contenta di riacquistare queste quote e aumentare ulteriormente la partecipazione che possa consentirci  di sviluppare questa infrastruttura che ha finalmente preso il via e che non può assolutamente fermarsi”, ha aggiunto la Tesei. La Tesei, rispondendo ad una interrogazione del Consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd), ha sottolineato che il “bilancio è stabilmente in pareggio e la situazione finanziaria solida, due obiettivi centrati completamente”. Il consigliere regionale Bettarelli però ha evidenziato che anche il comune di Perugia, guidato dal centrodestra, non “ha ottemperato al versamento e, quindi, per quale motivo abbia sollecitato il comune di Assisi e non quello di Perugia”. Bettarelli ha ricordato anche che, pur essendo socio della Sase, il comune di Perugia ha espresso parere contrario al piano industriale 2022-2024. Inoltre, “il comune di Perugia avrebbe omesso di versare la propria quota di finanziamento alla Sase, pari a 250 mila euro all’anno. “Il sindaco di Perugia Romizi – ha risposto la Tesei – ha sempre dichiarato di voler ottemperare all’impegno  ma, ai soli fini del versamento, per tutti i tre anni (2022, 2023 2 2024) il comune di Perugia vuole terminare alcuni approfondimenti tecnici in corso”. Pur non avendo ancora versato nemmeno il 2022 per la Tesei si tratta “di un atteggiamento costruttivo”. La differenza con Assisi, sostiene la Tesei, sta nel fatto che il comune di Perugia avrebbe accantonato le risorse: 2022 la somma è stata allocata tra i residui passivi e non spesa; 2023 vorrebbe farlo in sede di rendiconto; 2024 vorrebbe reperire le risorse necessarie. Per quanto attiene, invece, il comune di Assisi secondo la Tesei le risorse non sarebbero mai state accantonate. Questa sarebbe per la governatrice la differenza tra i due comuni. Ad oggi, però, la sostanza è la stessa: Perugia e Assisi dal 2022 non hanno più versato la loro quota. Bettarelli ha replicato alla Tesei ricordando che le amministrazioni pubbliche “parlano per atti e non per lettere di intenti” e che ad oggi il Comune di Perugia, come quello di Assisi, non hanno “versato un centesimo”. Con una differenza: “Il comune di Assisi, in una lettera alla Sase ha spiegato i motivi per cui l’amministrazione è impossibilitata, anche a seguito del parere della Corte dei Conti”.