Case di riposo protestano, domani mobilitazione davanti palazzo Cesaroni

Le quattro strutture di ricovero per anziani pubbliche Asp Assisi, Città di Castello, Gualdo Tadino e Gubbio ed i sindaci dei rispettivi territori che condividono l’iniziativa, hanno sottoscritto, congiuntamente, una nuova nota di sollecito alla Regione Umbria manifestando le proprie difficoltà, accentuate dalla pandemia, e annunciando una manifestazione di protesta per domani 27 aprile, davanti a palazzo Cesaroni, a Perugia, in occasione della riunione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.  ” Non è più rinviabile – affermano – fornire, da parte della Regione dell’Umbria, concrete risposte sia alle numerose note inviate formalmente alla stessa a partire dal gennaio 2020, sia ai vari incontri informali comunque tenutisi”. Le strutture per anziani rischiano di non farcela più, da oltre un anno chiedono alla giunta regionale di intervenire e alla presidente Tesei di non sacrificare il sociale e i suoi servizi. Purtroppo in tutti questi mesi non hanno ricevuto una risposta concreta. ” Agli annosi problemi di integrazione con l’intero sistema sanitario regionale – sottolineano le strutture per anziani e i sindaci –  alle acrobazie organizzative cui siamo costretti da tempo per il blocco ormai ultradecennale delle tariffe, alle sempre maggiori richieste che ci provengono dagli assistiti e dalle loro famiglie, ma anche dagli enti di controllo, si sono aggiunti gli effetti del Covid-19″.  I problemi nascono da quando si è passati da politiche di welfare e di integrazione socio-sanitaria a scelte esclusivamente sanitarie. ” A tal proposito i rappresentanti delle strutture di ricovero per anziani unitamente ai rispettivi sindaci del territorio di appartenenza hanno richiesto, sollecitato, senza ottenere – sottolineano –  alcuna risposta, un tempestivo ed urgente tavolo di confronto, nell’interesse di tutti, non più rinviabile, sui seguenti temi: revisione delle tariffe, contributo straordinario emergenza Covid per il quale occorre quanto prima, con urgenza, applicare il decreto ristori bis, che garantirebbe alle strutture quasi un ‘vuoto per pieno ‘ con il pagamento fino al 90% del budget dei posti forzatamente rimasti vuoti”. La manifestazione è in programma domani 27 aprile alle 9,30.