Ragazzino disabile multato sul bus ma aveva l’abbonamento: è polemica in Consiglio regionale

Il misfatto è avvenuto a metà gennaio su un mezzo pubblico della tratta Todi, Marsciano e Assisi. Un ragazzino disabile sarebbe stato multato dal personale di Busitalia dopo un controllo. Addirittura il personale avrebbe aperto lo zaino  estraendo il portafoglio del minore in cerca del documento di riconoscimento senza accorgersi della presenza dell’abbonamento. Una vicenda che è finita in Consiglio regionale dove i rappresentanti della Lega Stefano Pastorelli e Paola Fioroni hanno chiesto di chiarire l’episodio. Un atteggiamento “privo di buon senso” per il capogruppo Pastorelli che “per lo choc provocato ha portato lo studente, al momento, a rifiutare categoricamente di ricorrere ai mezzi pubblici per raggiungere la scuola”. I consiglieri Pastorelli e Fioroni intendono sapere “quali provvedimenti Busitalia intenda adottare  verso il personale che, stando alla ricostruzione dei fatti pervenutaci, avrebbero tenuto una condotta, aprendo lo zaino ed estraendo il portafoglio, che se risultasse confermata, potrebbe non essere conforme alla legge”. Il ragazzino presenta un disturbo dello “spettro autistico” medio grave e pertanto seguito da Sree di pertinenza. Inoltre, sostengono i due consiglieri, frequenta privatamente un centro specializzato per la condizione di disabilità che ne determina problemi di comunicazione e linguaggio. “Sembrerebbe che il personale in servizio sulla linea non si sia accorto delle palesi condizioni di disagio del minorenne”, denunciano Pastorelli e Fioroni. Malgrado le manifestazioni “accese dei coetanei presenti che lo informavano delle condizioni di disabilità del ragazzo”. Una versione che però non viene confermata dall’assessore ai trasporti Enrico Melasecche, anche lui della Lega. ” I quattro dipendenti Busitalia – ha risposto in Aula Melasecche – presenti alla fermata dicono che il tutto è avvenuto nella massima regolarità. Non voglio credere che addirittura i dipendenti abbiano preso il sacco dello studente e di loro iniziativa siano andati a guardare dentro”. Pastorelli però non accetta la spiegazione del suo collega di partito e si è detto “totalmente insoddisfatto della risposta” di Melasecche. “Bene i controlli, ma è grave che sia accaduto questo. Consiglierò alla famiglia di sporgere querela”, ha replicato con determinazione.