L’Apecchiese e le tante lapidi e croci, 500 firme di motociclisti per una strada più sicura

Apecchiese “tranquilla e sicura”: 500 firme di motociclisti e cittadini in calce ad una petizione per chiedere alle istituzioni la messa in sicurezza della strada umbro-marchigiana con la posa in opera di barriere, segnaletica verticale adeguata ed altri interventi strutturali necessari. In tanti si sono dati appuntamento questa mattina nell’area di sosta che immette sull Sp 257 in sella a moto di ogni epoca per partecipare alla manifestazione “Apecchiese tranquilla Sp 257 Revisited”, organizzata dall’Associazione Ferro e Motus, al fine di “sensibilizzare i motociclisti, e non solo, nel condurre una guida in sicurezza e sollecitare le amministrazioni competenti a migliorare la manutenzione del fondo stradale, la segnaletica e i dispositivi di sicurezza”. L’Apecchiese è la strada di collegamento interregionale Umbro-Marchigiana di oltre 53 chilometri di lunghezza: si estende da Città di Castello ad Acqualagna. Negli ultimi tempi si è riaccesa la polemica sulla pericolosità della strada segnata da tanti incidenti mortali. L’ultima tragedia è stata quella dove ha perso la vita Jacopo Baldi, un ragazzo di 22 anni di Città di Castello. Ma percorrendo tutto il tratto di strada che conduce verso l’Adriatico si incontrano mazzi di fiori, lapidi, croci a ricordo di tante tragedie. Purtroppo sono decenni che le istituzioni promettono interventi senza mai concretizzare nulla.