Perugia, alla Sala dei Notari convegno in memoria di Mario Silla Baglioni

PERUGIA – A poco più di quattro mesi dalla sua scomparsa, avvenuta lo scorso 3 settembre, la città di Perugia ha ricordato la figura di Mario Silla Baglioni.

Baglioni è stato sindaco del Capoluogo umbro dal 1987 al 1990, nonché Assessore allo Sport del Comune di Perugia alla metà degli anni ’70, ossia proprio nelle stagioni indimenticabili del “Perugia dei miracoli” allenato da Ilario Castagner. Una squadra che fece sognare la città, sfiorando lo Scudetto ed ottenendo grandi risultati anche a livello internazionale. Nella veste di assessore, Silla Baglioni, che tanto amava lo sport ed, in particolare, il calcio  contribuì in maniera decisiva alla realizzazione, avvenuta a tempo di record, dello Stadio oggi intitolato a Renato Curi.

La figura di Mario Silla Baglioni, sia come uomo politico (fu esponente del Psi locale), che come rappresentante delle istituzioni e appassionato di sport è stata al centro di un incontro tenutosi alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori.

Tra i presenti Luciano Lisci, ex segretario Psi, Walter Novellino e Franco Vannini, calciatori del “Perugia dei miracoli”.

L’incontro pubblico è stata anche l’occasione per consegnare ad alcuni giornalisti  sportivi iscritti all’Ordine professionale da 40 anni il Baiocco d’argento della città di Perugia.

In particolare sono stati premiati i professionisti che hanno legato indissolubilmente il loro nome e la loro attività al racconto delle gesta del Perugia calcio, ossia Elio Clero Bertoldi, Stefano Dottori, Remo Gasperini, Mario Mariano, Guglielmo Mazzetti, Giuseppe Occhioni, Gianfranco Ricci.

Aprendo i lavori, l’assessore Massimo Perari ha confessato di serbare un grande ed affettuoso ricorso nei confronti di Mario Silla Baglioni sia dal punto di vista dei rapporti personali che in relazione all’importante attività politico-istituzionale che l’ex sindaco ha svolto nel corso della sua carriera.

“Mario Silla Baglioni – ha detto Perari – ha amato tanto la nostra città; a testimoniarlo resta una sua frase celebre quando disse che avrebbe sempre scelto un solo giorno da sindaco di Perugia piuttosto che un incarico duraturo da parlamentare”. Perari ha posto l’accento poi sullo sconfinato amore che legò Baglioni al Perugia Calcio soprattutto negli anni ’70 un periodo storico nel quale la squadra primeggiò in Italia e si fece conoscere a livello internazionale, portando in tutta Europa il nome della città. Era un periodo florido quello, con la Perugina al suo massimo splendore; un altro simbolo della città legato indissolubilmente alla sua gente ed al tessuto economico-sociale.

Baglioni – ricorda Perari – fu assessore quando venne realizzata l’area del percorso verde ed a lui si deve un contributo decisivo nel progetto che portò alla costruzione, in tempi record, dello stadio Curi, da anni “tempio” del calcio perugino.

Ma Mario Silla Baglioni non fu solo uomo di sport e delle Istituzioni, visto che aveva un’attenzione particolare per la cultura di cui si occupò con alcune importanti iniziative.

“Ciò per dire – ha concluso Perari – che fin da quel tempo Baglioni aveva intuito che l’espressione della cultura della nostra città poteva portare grandi vantaggi a Perugia in termini economici e di sviluppo”.

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