UmbriaEnsemble: Leonessa Music Fest 2019, sabato in concerto

PERUGIA –  Simbolo di eternità, luogo di spiritualità, invito all’introspezione ed al limite da superare per superarsi, per raggiungere il proprio perfezionamento interiore, la montagna è da sempre – e, trasversalmente, in ogni cultura – un luogo geografico, ma prima e soprattutto una dimensione dello spirito. Luogo del non-luogo, ovvero del “ou-topos”: luogo dell’utopia, dove tutto diventa possibile. Anche che il leggendario silenzio della montagna ceda volentieri il passo alla Musica, vibrante strumento di affinamento ed assimilazione a gesti di sublimazione “antichi come le montagne”.
Su una delle cime dell’Appennino centrale, a Leonessa, antico borgo medievale che ha visto la sua grande fioritura in epoca tardo rinascimentale, si tiene ogni anno un Festival di Musica classica – LeonessaMusicFest – che, per la sua edizione 2019, ha scelto come ispirazione tematica proprio la ricerca, attraverso l’arte, di una “rinnovata spiritualità”. UmbriaEnsemble è stata invitata ad esibirsi al LeonessaMusicFest nella sua formazione di duo d’Archi (Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello), con un programma intensamente simbolico:“Miroirs. Riflessi(oni) tra identità e differenza”. Un programma da concerto dove le musiche scelte giocano proprio sulla percezione del confine della consapevolezza, e dunque del possibile avvio del processo di riflessi-one attraverso i riflessi di questo specchio timbrico, interpretato dal doppio rimando tra i due strumenti.
Illusione, identità e confronto. UmbriaEnsemble sceglie il piano minimalista e l’approccio timbrico per interpretare in Musica questo messaggio. Con una Viola ed un Violoncello, due strumenti della stessa famiglia la cui contiguità timbrica ha – almeno all’alba della loro storia – favorito una certa interscambiabilità di repertori, ripercorre l’itinerario tra identità e differenza in un gioco di specchi timbrici nel quale l’ascoltatore è trasportato in una dimensione nuova, puramente musicale e disorientante rispetto alle coordinate spazio- temporali che informano la nostra realtà quotidiana.
Dalle esemplari architetture bachiane, ai moduli matematici sperimentati da Gabrielli, fino al contrappunto di Corelli passando per l’ironia beethoveniana e le più ardite e virtuosistiche imitazioni di Rolla, l’itinerario proposto da UmbriaEnsemble suggerisce repertori ma, soprattutto, modalità di ascolto imprevedibili.Il tutto intessuto in un velo di ironia, perché se tutto è come sembra, è anche possibile che sia tutto il contrario.