Trasporti, energia-idrico e rifiuti: Cgil, Cisl e Uil della provincia di Perugia a confronto

Cgil, Cisl e UIL Confederali e le categorie collegate al settore trasporti, energia- idrico e rifiuti si sono riunite tramite web per esaminare congiuntamente la situazione attuale nel territorio rispetto a tali servizi. L’esigenza di fare il punto nasce dopo le riuscitissime iniziative di mobilitazione dei lavoratori svoltesi il 30 giugno u.s. a livello nazionale e territoriale, a sostegno della vertenza contro l’articolo 177 della legge che regolamenta le modalità di appalto, visto l’obbligo che lo stesso articolo impone di esternalizzare a terzi l’80% dei servizi pubblici ceduti dal concessionario senza gara ad evidenza pubblica. Tali iniziative sindacali hanno determinato (solamente) la proroga della sua efficacia ed entrata in vigore fino al dicembre 2022.

Le OO.SS. sono parzialmente soddisfatte, vista la mancata abrogazione definitiva del suddetto articolo 177. Questa decisione, infatti da subito contrastata dalle organizzazioni sindacali, deve impegnare tutte le parti in causa prima di tale scadenza, a lavorare al suo superamento. Il tempo a disposizione dovrà essere utilizzato per investire le istituzioni locali, certamente, ma in modo particolare il parlamento affinché ci sia la totale abrogazione di tale norma.

A livello territoriale in Umbria diventa necessario entrare nel merito e capire la prospettiva e le opportunità rispetto al quadro generale di trasporti, rifiuti, energia e idrico, al fine di incidere in modo fattivo circa le scelte che potranno essere effettuate dagli enti locali, circa i costi tariffari, l’efficienza dei servizi e gli investimenti tesi ad occupazione sana, attuale ed in prospettiva crescita, in osservanza alle leggi ed ai CCNL di ogni settore, a salvaguardia della sicurezza e salute degli addetti.

Manca, in Umbria, una coerenza da permettere una omogeneità di offerta di servizi, legata soprattutto alla gestione dettata da aziende pubbliche in house e/o per assegnazione da gara, ed aziende private e con partecipazione pubblica con servizi assegnati per gara, in un territorio suddiviso in Aree Territoriali, almeno quattro, che non garantiscono più le necessarie economie di scala e sinergie tese alla massima ottimizzazione con recuperi di produttività e contenimento dei costi ai cittadini.

Il sindacato ritiene irrinunciabile sempre una presenza pubblica, valida e qualificata, su ciascuno dei settori dei servizi pubblici essenziali, che svolga il ruolo di indirizzo e controllo, oggi lasciato in mano al privato, laddove è presente, ovvero teso alla futura presenza di quest’ultimo, necessario spesso per il know-how, ma teso al mero e legittimo PROFITTO E NON ALL’INTERESSE GENERALE DELLA COLLETTIVITA.

Pertanto, RIBADIAMO E CONFERMIAMO CHE la priorità resta che tali servizi vengano svolti dal pubblico e laddove LA NORMA PREVEDA l’ingresso del privato deve essere svolto con totale trasparenza e piena concertazione

A tal fine, la discussione all’interno del sindacato nelle prossime settimane sarà utile settore per settore per meglio conoscere lo stato dell’arte del lavoro che nel territorio si sta facendo e quello che esso determinerà nel breve e lungo periodo. Questo con l’obiettivo per le organizzazioni sindacali di chiedere l’apertura immediata di confronti con i soggetti coinvolti a vario titolo, rispetto alle tematiche di cui sopra.

 

CGIL CISL UIL

Ciavaglia Mancinelli Bendini