Buon Natale a tutti

L’approssimarsi delle festività natalizie di solito porta a coltivare la speranza che il nuovo Natale sia  apportatore di pace e di serenità. Anche quest’anno non ci vogliamo arrendere e continuiamo a sperare in un Natale di pace e di felicità per tutti gli uomini e le donne del pianeta. Purtroppo segnali preoccupanti li abbiamo anche quest’anno. Il percorso di pace in Palestina non è certo stato facilitato dalla decisione di Trump di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, sempre alta è l’allerta nei confronti dell’Isis, che  battuto sul terreno dalle forze della coalizione internazionale sembra spostare la sua attenzione sull’azione terroristica isolata negli stati considerati nemici, l’Italia che sta uscendo dalla più gravi crisi economica del dopoguerra si avvia ad una campagna elettorale con un duro scontro tra le forze politiche come non si registrava da tempo e l’Europa non ha ancora trovato quell’unità di intenti necessaria per un suo rilancio. Eppure la speranza non solo è necessaria ma anche doverosa per chi non si voglia far trascinare nel vortice di luminarie e di profanità, che lo shopping planetario sta dispiegando sotto i nostri occhi.  Si badi bene non si vuole qui recitare la solita litania contro il consumismo perché siamo consapevoli che una ripresa dei consumi è necessaria per un riavvio della nostra economia.

Si vorrebbe soltanto riportare l’attenzione sul vero significato del Natale, che è quello dell’incarnazione di Dio in terra nel suo unico figlio Gesù. Non a caso il Papa ha richiamato l’attenzione di tutti sul fatto che non esiste un Natale senza Gesù ed allora se così è come passare sotto silenzio quanto di contraddittorio con questa asserzione notiamo nel mondo. Se il Natale è la venuta di Gesù allora l’impegno di tutti deve essere quello di accogliere in modo degno il messaggio che viene dal Vangelo. E quindi come non notare quanto sia  stridente con il Natale la miseria e la fame che c’è nel mondo, l’intolleranza verso il diverso, il non accettare nemmeno minimamente le ragioni dell’altro, che pure ci è fratello in Gesù, come non sdegnarsi con chi, come il sindaco di Como, che per  onorare meglio le festività natalizie e di fine anno impedisce ai volontari di portare da mangiare ai senza tetto nei luoghi visibili del centro cittadino, come non denunciare, come ha fatto di recente il Papa nel suo viaggio in Birmania, la deportazione di tanti esseri umani soltanto perché sono di un’etnia e di una religione diversa da quella della maggioranza. Tutto questo però non ci deve far dimenticare anche le tante cose buone che si vedono nel mondo, quanti abbracci e quanta pacificazione che pure avvengono tra nemici, quanto impegno dimostrano i tanti volenterosi che soccorrono i poveri e gli sfortunati, quanta gioia e quanto sorriso si notano negli occhi dei bambini e degli innocenti all’annuncio dell’arrivo del Natale. E’ per questo che anche noi di Umbria Domani vogliamo rivolgere a tutti un caloroso e sincero Buon Natale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.