Il ritorno della politica

di Pierluigi Castellani

Passate le festività natalizie ritorna prorompente la politica con un’agenda molto affollata. Non c’è soltanto il nodo della legge elettorale, che tiene impegnato il confronto tra i partiti, ma c’è il salvataggio delle banche in difficoltà, soprattutto il Monte dei Paschi di Siena, c’è il problema di dare sostegno alla ripresa economica ancora troppo debole nel nostro paese , c’è il tema della sicurezza tornato all’attenzione anche del governo Gentiloni dopo l’avvio sanguinoso del nuovo anno con le tragedie di Berlino, di Istanbul e dei tanti focolai accesi nel medioriente e non manca l’urgenza dell’avvio della ricostruzione delle zone colpite dal sisma. C’è poi sempre il problema dei profughi , tema questo che diverrà sempre più caldo con l’approssimarsi delle elezioni oramai inevitabili dopo il risultato referendario del 4 dicembre scorso.

Non si può dimenticare infatti che l’immigrazione sarà utilizzata, spesso strumentalmente, per cercare di allargare il consenso, da parte di quelle forze , che amano servirsi di argomenti forti alimentando le paure diffuse nell’opinione pubblica. Basti pensare che lo stesso Grillo si è acconciato ad utilizzare questo argomento pur di mantenere vivo l’interesse per il suo movimento, dimostrando ancora una volta, nel caso ce ne fosse bisogno, che ogni populismo, prima o poi,svela il suo volto reazionario e xenofobo. Bene ha fatto pertanto il nuovo Ministro dell’Interno Minniti a porre il problema della sicurezza e della gestione dell’immigrazione in modo razionale e concreto anche con un’attiva azione diplomatica nei confronti di quei paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo. Quindi la politica è tornata ad infiammare il confronto tra i partiti e la legge elettorale sarà il primo banco di prova per verificare la funzionalità di questo parlamento. Il PD ha lanciato la sua proposta per il ripristino del mattarellum, ma l’adesione della Lega di Salvini non basta per formare una maggioranza soprattutto al Senato. Le altre forze politiche preferiscono invece un ritorno al proporzionale con il rischio di consegnare il paese ad una perenne ingovernabilità o ad una maggioranza di larghe intese difficile da costruire intorno ad un programma efficace per l’ammodernamento e lo sviluppo dell’Italia.

Vedremo che cosa accadrà in questo mese di gennaio anche con il pronunciamento della Corte Costituzionale previsto per il prossimo 24 gennaio. Ma altri nodi dovranno comunque essere sciolti a partire dal salvataggio del MPS. Anche in questo caso non bisogna lasciarsi travolgere dallo slogan populista, già più volte agitato, :” salviamo le persone anziché le banche”. E’ facile enunciare questo slogan dimenticando che dietro il salvataggio del sistema bancario ci sono proprio le persone ,e non solo i dipendenti delle banche, ma soprattutto le migliaia e migliaia di piccoli risparmiatori, che alle banche hanno affidato i risparmi di una vita. Del resto senza un solido sistema bancario non si potrà mai avere una ripresa economica degna di questo nome. Troppo è infatti l’intreccio tra il sistema creditizio e le piccole e medie aziende, che sono la struttura portante del nostro sistema economico. Ecco perché archiviate le festività occorre un ritorno alla politica, quella seria con la P maiuscola, quella che pensa soprattutto al bene comune ed al disagio sociale ,che investe soprattutto i giovani e non solo.

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