Estorsioni e minacce a commercianti e contadini: arresti a Foligno. Intimidazioni ad artigiani del territorio

Minacce, avvertimenti, intimidazioni, estorsioni nei confronti di commercianti, artigiani e contadini della zona. Uno stato di terrore che ha spaventato cittadini e imprese di Foligno costruito sulla violenza e l’intimidazione. L’ordine era uno soltanto: sottostare al ricatto o all’imposizione. Chi non obbediva rischiava di essere danneggiato o minacciato. E’ quanto hanno scoperto Polizia e Carabinieri di Foligno con una brillante operazione portata a termine in sintonia con la Procura della Repubblica di Spoleto. Smantellato un vero e proprio gruppo criminale che si era allargato assai negli ultimi tempi, mettendo a segno più di 23 estorsioni o tentativi e 8 rapine. Un vero e proprio salto di qualità, con azioni spregiudicate e criminali. L’operazione messa in campo dalle forze dell’ordine è tra le più importanti degli ultimi anni. Non portavano rispetto a nessuno, neanche ai contadini della zona. Uno di loro che non aveva obbedito ai loro ordini e si è ribellato gli è stata rubata la motozappa e rivenduta sotto ricatto. Minacce e ricatti, avvertimenti e danneggiamenti, intimidazioni ed estorsioni, era questo il metodo utilizzato da sei individui di etnia sinti, raggiunti da altrettante misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Spoleto su richiesta della locale Procura della Repubblica. Tre di questi orbitavano nel campo rom di Sant’Eraclio, gli altri tre vivevano in una casa poco distante. Due sono stati arrestati e portati in carcere,  due hanno l’obbligo di firma e altri due sono stati denunciati a piede libero. Minacce continue come quelle subite da un titolare di un autolavaggio della zona e da altri. Impuniti e prepotenti come nel caso di un barista della città a cui si rifiutavano di pagare la colazione quando entravano nel locale e consumavano. Dalle vittime pretendevano l’elargizione di somme di denaro contante, per lo più dell’ammontare di alcune centinaia di euro. In caso contrario avrebbero subito anche aggressioni fisiche o il danneggiamento delle loro abitazioni, delle loro autovetture o di altri beni. La maggior parte delle vittime pagava in silenzio, c’è stata tanta omertà e poca collaborazione. Almeno all’inizio dell’attività investigativa. La tenacia dei Poliziotti e Carabinieri però ha consentito di ricostruire i tanti episodi criminali, di individuare i responsabili e arrivare al blitz di queste ore.