Bastia, Chiedono offerte per una campagna contro il femminicidio, era una truffa

BASTIA UMBRA – Chiedevano soldi ai passanti nei pressi di un centro commerciale a Bastia Umbra a sostegno di una generica campagna contro il femminicidio. Un uomo di Taranto e uno di Vicenza, entrambi con precedenti, sono stati denunciati dagli agenti del commissariato di Assisi per falso, truffa e abuso della credulità popolare. Piv, acronimo di Progetto Italia volontari, è la sigla dell’associazione di volontariato, con sede in Calabria, in provincia di Cosenza, impegnata sul tema del femminicidio e della quale i due uomini hanno detto agli agenti di far parte, uno di loro come presidente e legale rappresentante. Ai passanti, in cambio di un’offerta in denaro, veniva consegnato un pieghevole sul quale era trascritta una succinta e sommaria definizione di femminicidio.
Alla domanda dei poliziotti sull’uso cui era destinato il denaro raccolto, i due hanno spiegato che veniva trattenuto in parte come rimborso spese dei volontari (non precisando quanti fossero) e in parte investito in iniziative di vario genere legate al contrasto del femminicidio. Agli agenti, i due uomini hanno fatto vedere tesserini di cartone, volantini pieghevoli e tre blocchi di ricevute generiche con il logo e l’indirizzo dell’associazione Piv.
In commissariato, la polizia ha approfondito i controlli sui due uomini e sull’associazione, evidenziando delle incogruenze: a quel punto i due hanno ammesso le proprie responsabilità.

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