Città di Castello, furto di elemosina: denunciato soggetto già sottoposto a sorveglianza

CITTA’ DI CASTELLO – In data 02 maggio u.s., un parroco di una nota Chiesa del Tifernate si è presentato presso la Stazione Carabinieri di Trestina per denunciare che il giorno precedente un ignoto, mediante effrazione della serratura della cassetta contenente le offerte dei fedeli per le candele votive, si appropriava della relativa somma di denaro. Le immediate indagini dei Carabinieri della Stazione Trestina hanno permesso in poco tempo di identificare l’autore in un soggetto già noto e peraltro già gravato da provvedimento di Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, emessa tempo fa dal Tribunale di Perugia. In tal senso, determinanti ai fini delle indagini sono state le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza.

A tanto, i militari si sono posti alla sua ricerca e lo rintracciavano nella mattinata del 4 maggio u.s., procedendo al suo arresto per il reato di violazione delle prescrizioni della Sorveglianza Speciale di P.S. in relazione all’imputazione nei suoi confronti del furto di elemosina presso la citata Chiesa tifernate, con l’aggravante della violenza sulla cassetta e di essere il fatto avvenuto all’interno di edificio destinato a reverenza. Al termine di tutte le formalità del caso, il 35enne italiano è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel corso dell’udienza di convalida del 5 maggio, il Tribunale di Perugia ha convalidato il provvedimento e, in attesa del giudizio direttissimo previsto nel corrente mese, ha posto in libertà l’indagato.

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