Perugia, marocchino 32enne indagato per rapina

PERUGIA – Intervento della polizia nella notte in piazza Danti. Un 32enne marocchino è stato indagato per rapina e violazione alle leggi sull’immigrazione. La polizia è intervenuta all’una di notte, sollecitata da una richiesta urgente di aiuto di un gruppo di giovani, visibilmente scossi e impauriti. Gli stessi, due ragazze e due ragazzi ed una bambina, in città per festeggiare una laurea, riferivano che poco prima, mentre si trovavano sulle scalette del Duomo, erano stati ripetutamente importunati da uno straniero che inizialmente si limitava a chiedere una sigaretta ad un membro del gruppo e, ottenutala, si allontanava.

Dopo alcuni minuti tornava chiedendo un accendino che gli veniva dato e lasciato a titolo gratuito. Ancora dopo poco e per la terza volta, il soggetto si ripresentava al gruppo di ragazzi chiedendo con insistenza 20 €; la proposta veniva rifiutata da tutti i membri del gruppo ed il soggetto si allontanava nuovamente. I ragazzi, infastiditi dalla presenza del soggetto, decidevano di allontanarsi e dirigersi verso casa. A questo punto il soggetto li raggiungeva nuovamente e insisteva per riconsegnare l’accendino; anche se gli veniva riferito che poteva tenerselo lui lo restituiva al proprietario. Il gruppo quindi si allontanava ma lo straniero li raggiungeva e rivolgendosi sempre verso uno, gli chiedeva 20 euro. Cambiava quindi atteggiamento e con tono minaccioso avanzava verso il gruppo di ragazzi, chiedendo che gli venissero dati i “suoi” 20 euro. Il soggetto avanzava ancora ed iniziava a mettere le mani addosso ai ragazzi del gruppo tentando di afferrarli; tentava più volte di infilare le mani dentro la tasca del giubbotto per prendere i soldi.

Nel frattempo la bimba scappava urlando per la paura e lo shock subito;  correndo cadeva a terra causandosi lesioni lievi ad un ginocchio. Visto che la situazione era degenerata in violenza, il gruppo si riusciva a liberare dall’uomo e scappava in direzione del Posto di Polizia “Centro Storico” da dove, tramite il citofono, riusciva a contattare la Sala Operativa. I poliziotti già dalle descrizioni individuavano il reo, già noto per precedenti interventi analoghi; veniva rintracciato poco dopo  in Via Ulisse Rocchi. I poliziotti procedevano immediatamente alla sua identificazione e alla sua messa in sicurezza. Il soggetto, ben conosciuto da questi Uffici perché resosi responsabile di numerosi reati contro il patrimonio e contro le leggi in materia di stupefacenti;  in Questura veniva indagato per tentata rapina e violazione alle leggi sull’immigrazione.

 

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